Il modo in cui ti fai la doccia può indicare quanto ti senti solo

Una semplice doccia può rivelare molto sul tuo stato emotivo, ecco come scoprire se ti senti solo in base a come fai la doccia

Ognuno di noi ha le proprie abitudini e anche il modo in cui ci si fa la doccia è arbitrario. Per esempio, c’è chi preferisce trascorrere una buona mezz’ora sotto l’acqua calda per rilassarsi, e chi predilige temperature più fredde e docce più brevi. 

Ma che si tratti di abitudini o preferenze personali, il modo in cui ci facciamo la doccia nasconde qualche significato oppure no? Secondo uno studio condotto dall’Università di Yale, pare che farsi lunghe docce calde potrebbe essere un brutto segno e indicare un senso di isolamento e solitudine. 

Il calore dell’acqua per sostituire la mancanza del calore umano

Fin da neonati, noi esseri umani diamo enorme importanza al contatto e al calore umano. Vi basti pensare ad un bimbo appena nato che necessita del calore della madre per riuscire ad addormentarsi o a quanto l’abbraccio di un amico possa darci conforto nei momenti più difficili. 

Ricerchiamo il contatto umano in famiglia, in amicizia, in amore e quando manca tendiamo addirittura a sostituirlo, per esempio dandoci degli auto abbracci nel sonno o quando ci sentiamo in pericolo o spaventati, unendo le braccia davanti a noi in modo istintivo come a volerci proteggere o dare conforto da soli.

Si tratta di un semplice esempio che testimonia quanto il contatto sia essenziale a qualsiasi età, da quando nasciamo fino alla vecchiaia.

Ma in tutto questo cosa c’entra una semplice doccia? Secondo lo studio condotto dall’Università di Yale, chi si sente solo tenderebbe a compensare la mancanza di contatto umano nella sua vita con il calore dell’acqua, regalandosi docce più frequenti, più durature e con temperature dell’acqua bollenti.

Gli interessanti risultati dello studio di Yale

Bright Side ha riportato lo svolgimento dello studio condotto a Yale che ha visto come protagoniste 51 persone tra i 18 e i 45 anni.

A questi partecipanti sono state fatte alcune domande, tra cui: 

  • Quante docce ti fai a settimana?
  • Quale temperatura dell’acqua preferisci?
  • Quanto dura mediamente una doccia per te?

Grazie alle risposte a queste domande, e al grado di solitudine che sentivano di provare, è stato possibile rilevare una correlazione tra docce più lunghe, più calde e più frequenti con un senso di solitudine più intenso.

Doccia calda o fredda: ecco cosa è meglio per il nostro corpo

Lo studio che abbiamo riportato non è sufficiente per stabilire se questa correlazione sia generalizzabile o quantomeno affidabile, a causa del numero ristretto di partecipanti, ma è sicuramente un punto di vista interessante a cui gran parte di noi noi non aveva mai pensato. 

Sorge spontaneo chiedersi se per il nostro organismo, a livello di salute e benessere fisico, la docce calde troppo lunghe e frequenti facciano bene. 

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Come scegliere la temperatura dell’acqua della doccia – Unsplash – mentiscura.com

Stando a quanto dice la scienza, la doccia calda aiuta il rilassamento muscolare e attiva il sistema nervoso parasimpatico, aumentando il nostro senso di stanchezza e aiutandoci a prendere sonno qualora decidessimo da fare la doccia poco prima di andare a letto. La doccia calda aiuta anche a ridurre sintomi del raffreddore e della tosse grazie al vapore che va a liberare le vie nasali.

In generale, è consigliabile regolare l’acqua ad una temperatura compresa tra i 25 e i 30 gradi. Se invece preferite risvegliare il corpo con una doccia fresca, vi consigliamo di non scendere mai al di sotto dei 22 gradi.

In conclusione, possiamo dire che l’essere umano ricerchi il calore per rilassarsi, che sia il calore umano o dell’acqua, o di un bel piumone confortevole nelle giornate invernali. Non resta che indagare quanto questo bisogno si accentui in persone che soffrono di solitudine per accertare quanto suggerito da Yale.

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