Cosa ci spingeva, da bambini, a sviluppare questi sentimenti per personaggi che, in fondo, non erano altro che disegni animati?
Nel mondo dei cartoni animati degli anni ’80 e ’90, molti di noi hanno trovato i nostri primi “amori” tra i personaggi che animavano i nostri schermi televisivi. Misty di Pokémon, Mila di “Mila e Shiro” e Candy Candy sono solo alcuni dei nomi che spesso emergono quando si parla di cotte infantili. Ma cosa ci spingeva, da bambini, a sviluppare questi sentimenti per personaggi che, in fondo, non erano altro che disegni animati?
La psicologia ci offre una lente interessante attraverso cui osservare questo fenomeno. Innanzitutto, è importante comprendere che avere una cotta per un personaggio animato non è molto diverso dall’avere una cotta per una celebrità del mondo reale. Entrambi i fenomeni sono radicati nella fantasia e nella proiezione di caratteristiche positive su figure che, in realtà, conosciamo solo superficialmente.
Il dott. Robin Rosenberg, psicologo clinico in California, osserva che l’innamoramento per un personaggio animato è simile all’innamoramento per una celebrità come Justin Bieber. Entrambi rappresentano versioni idealizzate e bidimensionali di ciò che consideriamo attraente. Non conosciamo le loro complessità reali, i difetti e le sfumature, quindi siamo liberi di riempire questi vuoti con le nostre fantasie e desideri.
Ma cosa c’è di così attraente in personaggi come Misty, Mila o Candy Candy? In parte, potrebbe essere la loro rappresentazione di qualità che ammiriamo o desideriamo in noi stessi. Misty, ad esempio, è coraggiosa, determinata e indipendente, qualità che possono risuonare profondamente in un giovane spettatore che sta iniziando a esplorare la propria identità e i propri valori.
La dottoressa Kathryn Seifert, esperta in sviluppo infantile, sottolinea che le cotte infantili, sia per i cartoni animati che per le persone reali, sono parte di un processo di apprendimento e comprensione delle relazioni. I bambini non cercano un partner romantico nel senso adulto del termine, ma sono curiosi di sapere come funzionano le relazioni e cosa significano. Sperimentare questi sentimenti attraverso personaggi di fantasia offre un “terreno di prova” sicuro per esplorare emozioni complesse senza le complicazioni della realtà.
Inoltre, i cartoni animati offrono un ambiente controllato e prevedibile. Le storie seguono spesso trame ricorrenti con finali positivi, e i personaggi, sebbene possano affrontare sfide, tendono a mantenere le loro caratteristiche positive. Questo offre ai bambini un senso di sicurezza e stabilità, elementi fondamentali durante la crescita.
La nostalgia gioca anche un ruolo significativo. Guardando indietro a questi personaggi con cui abbiamo interagito da bambini, proviamo un senso di connessione con il nostro passato, rendendo queste cotte più che semplici attrazioni passeggere. Sono parte del nostro processo di crescita, di scoperta di sé e della nostra storia personale.
In un mondo sempre più digitale, queste dinamiche si stanno evolvendo. I videogiochi e le piattaforme sociali offrono nuovi modi per interagire con personaggi di fantasia. Ad esempio, molti giovani oggi trovano affascinanti personaggi come Leon Kennedy di Resident Evil, grazie non solo al loro aspetto, ma anche alle storie complesse e immersive che li circondano. Questi personaggi diventano simboli di avventura, eroismo e scoperta, qualità che continuano a ispirare e attrarre.
In definitiva, che si tratti di Misty, Mila, Candy Candy o di un eroe digitale contemporaneo, le nostre cotte infantili per i cartoni animati sono un riflesso del nostro desiderio di connessione, comprensione e scoperta. Rappresentano un passo importante nel nostro sviluppo emotivo, un modo per esplorare chi siamo e chi vogliamo diventare. E, come molti di noi possono attestare, quei primi amori, anche se immaginari, lasciano un segno duraturo nel nostro cuore.
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