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Scienze

Erotomania, cos’è e da cosa è determinata?

L’erotomania è un disturbo delirante che può avere delle conseguenze pericolose, ecco di cosa si tratta e come riconoscerla

Per erotomania si intende un disturbo delirante che comporta la credenza infondata che una terza persona sia completamente innamorata di chi ne soffre.

Di solito, la persona affetta da erotomania crede con fermezza che questa persona, spesso di status sociale più elevato, provi dei sentimenti per lei arrivando a sviluppare una vera e propria ossessione che può sfociare in persecuzioni e stalking. 

L’erotomania può sfociare in stalking – Unsplash – mentiscura.com

Questo tipo di delirio si può creare anche con persone con cui non si ha mai avuto un contatto diretto, per esempio è capitato che alcuni fan di cantanti o attori, arrivassero a mettere in pratica dei comportamenti persecutori nei loro confronti pur non avendoli mai conosciuti davvero nella vita reale. 

L’individuo oggetto del delirio erotomane del paziente è spesso di uno status sociale ed economico più elevato, può essere persino un personaggio famoso; il paziente può conoscerlo direttamente e in maniera approfondita oppure aver avuto un minimo contatto o addirittura nessuno (Oliveira et al., 2016)

Il tratto più caratteristico di questo disturbo è la credenza che  l’altro provi un amore segreto anche se non vi è alcuna prova che lo dimostri o quando questa persona addirittura si comporta in modo opposto respingendo le attenzioni indesiderate.

Non va confusa con una fantasia romantica ma va inquadrata in modo clinico dal momento che chi soffre di erotomania sviluppa una vera e propria ossessione nei confronti di una persona, tanto da non riuscire più a vivere normalmente la propria vita e da rischiare di diventare un pericolo per l’oggetto del proprio amore.

L’erotomania è stata descritta per la prima volta nel 1921 da De Clérambault, uno psichiatra francese, ecco perché spesso viene anche definitiva malattia di De Clérambault.

Definizione di erotomania secondo il DMSV

Secondo il DSMV l’erotomania si classifica come un disturbo delirante:

Il disturbo delirante è caratterizzato da false credenze (delusioni) fermamente mantenute che persistono per almeno un mese, senza altri sintomi di psicosi.

Tuttavia l’erotomania è un disturbo raro, che si manifesta con maggiore frequenza nel sesso femminile e il quadro clinico è caratterizzato dal persistente delirio erotico che porta chi ne soffre a sviluppare delle false credenze relative ad un’altra persona, interpretando ogni gesto di questa nel modo scorretto.

Quali sono i sintomi dell’erotomania?

Per capire se una persona soffre di erotomania bisogna fare attenzione innanzitutto alla presenza o all’assenza di comportamenti ossessivi e deliranti, concentrati sulla persona oggetto della propria ossessione.

Il primo campanello d’allarme è la costanza di questa ossessione: se non è transitoria ma persiste nel tempo, e provoca comportamenti negativi come stalking, comunicazione invasiva e ricerca costante di attirare l’attenzione del proprio oggetto d’amore, il sospetto di erotomania tende a farsi sempre più fondato.

Oltre a questa ricerca costante di attenzioni e riprove, c’è anche la componente di rabbia e aggressività relative al rifiuto subito: nel momento in cui l’erotomane si sente respinto, può diventare aggressivo e scagliarsi fisicamente e verbalmente contro la persona che reputava innamorata di lui/lei.

L’erotomania può avere una fase aggressiva – Unsplash – mentiscura.com

Lo stalking è un comportamento persecutorio messo in pratica nella maggior parte dei casi di erotomania, inizialmente può non comprendere minacce e può essere dovuto al bisogno di entrare in contatto in ogni modo e di frequente con la persona oggetto del proprio amore. Ma, in seguito al rifiuto, l’erotomane potrebbe deviare verso uno stalking più aggressivo e violento, volto a vendicare il proprio ego ferito o ad obbligare la persona ad accettare ad ogni costo le attenzioni a lei rivolte.

Quali sono le cause dell’erotomania?

Nella maggior parte dei casi l’erotomania è legata a dei fattori psicologici come traumi emotivi mai superati, bassa autostima e disturbi della personalità. In altri casi, può essere un sintomo di ulteriori malattie come schizofrenia e disturbo bipolare. 

A tutto questo vanno ad aggiungersi anche dei fattori ambientali, come l’isolamento sociale e la mancanza di un supporto emotivo o relazioni interpersonali disfunzionali, che possono portare l’individuo e non riuscire più a porsi nei confronti degli altri in modo funzionale e positivo. Una persona isolata e priva di contatti umani sani, potrebbe aggrapparsi all’idea di una persona irraggiungibile per sentirsi meno solo e avere la sensazione che qualcuno la ami ad ogni costo.

Anche il narcisismo può a sua volta influenzare la comparsa di questo delirio, specialmente l’aspetto di aggressività legato al rifiuto sembra correlare positivamente con maggiori livelli di narcisismo, che potremmo definire patologico. Quando un narcisista patologico percepisce che le sue attenzioni non sono ben volute e non si sente accettato, allora può dimostrarsi ancora più aggressivo e violento.

Le tre fasi dell’erotomania

Secondo gli studi condotti da D’Urso nel 2020, l’erotomania si può articolare in tre fasi distinte che corrispondono a: 

  • Fase della speranza: il paziente spera che la persona da cui è ossessionato dichiari il suo amore nei suoi confronti.
  • Fase della delusione: continuando a subire rifiuti, l’erotomane può cadere in depressione, diventare aggressivo o tentare di suicidarsi.
  • Fase del rancore: in alcuni casi, la delusione può trasformarsi in rabbia, portando l’erotomane a tentare di aggredire o addirittura uccidere l’oggetto del proprio amore, colpevole di aver rifiutato le sue attenzioni.

Queste tre fasi sono indicative e dipendono da una serie di fatto biologici, psicologici e ambientali che abbiamo in parte analizzato nel capitolo precedente.

Come curare l’erotomania?

Nella maggior parte dei casi, l’erotomania viene curata con una terapia farmacologica che comprende antipsicotici, ma anche la psicoterapia può rivelarsi un supporto importante, specialmente se abbinata ad una terapia farmacologica che aiuta il paziente a tenere a bada i deliri. 

È importante però che il paziente non sia solo a combattere questo disturbo, infatti il supporto di familiari e amici è importante per aiutarlo a ristabilire delle dinamiche relazionali sane e ad imparare a riconoscere i feedback delle persone nel momento in cui va ad interagire con loro in modo sano. 

In conclusione, l’erotomania non è una semplice illusione amorosa o un film mentale che vorremmo che si avverasse, ma diventa un vero e proprio ostacolo, che impedisce chi ne soffre di vivere la propria vita normalmente, e può portare ad allucinazioni e schizofrenia.

Alessia Barra

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