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Scienze

La fine di ogni relazioni segue cinque fasi: ecco quali sono

Scopri le cinque fasi della fine di una relazione e come riconoscerle per gestirle in modo consapevole e senza drammi

Hai mai avuto la sensazione che una relazione stesse lentamente sfuggendo di mano senza capire esattamente quando o perché fosse iniziato il distacco? Le relazioni seguono un ciclo di vita simile a quello degli organismi viventi, con momenti di crescita e declino.

Secondo il modello relazionale di Knapp, ci sono cinque fasi che descrivono la dissoluzione di una relazione. Ogni fase di questa graduale disintegrazione è caratterizzata da cambiamenti nella comunicazione, nell’intimità emotiva e nell’investimento reciproco. Ecco le cinque fasi della separazione che portano alla fine di una relazione.

La fine di ogni relazione segue cinque fasi: ecco quali sono

La prima fase comporta l’osservazione e l’evidenziazione delle differenze tra i partner. I conflitti possono emergere più frequentemente quando le differenze vengono sottolineate anziché ciò che unisce.

In questa fase, la comunicazione passa dal “noi” all'”io”, e i partner possono iniziare a esprimere desideri di autonomia o spazio personale. Ciò che un tempo era considerato accattivante o insignificante può ora diventare una fonte di irritazione o conflitto.

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Questa fase non implica necessariamente la fine di una relazione. Può anche rappresentare un momento naturale e sano in cui i partner rivalutano i propri bisogni individuali all’interno della relazione. Tuttavia, se non gestita, può portare a un ulteriore deterioramento. Ad esempio, i partner possono scontrarsi su obiettivi di vita o valori contrastanti che erano stati precedentemente trascurati.

Uno studio del 2017 pubblicato su Emerging Adulthood evidenzia che, soprattutto tra i 18 e i 24 anni, un numero maggiore di eventi di vita stressanti, come cambiamenti nel lavoro, nelle relazioni, negli obiettivi individuali e nella stabilità finanziaria, può portare i partner ad allontanarsi.

Gli autori dello studio, Ann Lantagne, Wyndol Furman e Jamie Novak, spiegano come i semi del malcontento vengano seminati inizialmente: “Antagonismo, critiche e conflitti possono accumularsi nel tempo, portando gradualmente al deterioramento della relazione. Le interazioni negative che emergono a causa di caratteristiche individuali, come l’insensibilità, la riluttanza a scendere a compromessi o l’inaffidabilità, possono avere un impatto a lungo termine sulla relazione, poiché sono difficili da cambiare”.

Nella fase di circoscrizione, la comunicazione continua a deteriorarsi sia in qualità che in quantità, ma in modo più deliberato rispetto a prima. I partner iniziano a limitare le loro interazioni ed evitano di discutere argomenti delicati.

La relazione diventa più superficiale, con le coppie che iniziano a trascorrere meno tempo insieme, provando sentimenti sia positivi che negativi l’uno verso l’altro. Questo può aumentare la confusione sul fatto che restare insieme sia davvero la scelta migliore.

La distanza emotiva cresce quando i partner evitano di condividere i propri pensieri e sentimenti. La relazione diventa più incentrata sul mantenimento dello status quo piuttosto che su una connessione genuina. Ad esempio, le conversazioni possono limitarsi a argomenti logistici come le faccende domestiche o gli orari.

“A un certo punto, tra noi si è raffreddato. Ha iniziato a formarsi una distanza. Non avevamo più i soliti argomenti di conversazione. Il divorzio è stato essenzialmente l’ultima tappa di un processo iniziato anni prima. Io vivo nel mio mondo e lei vive nel suo”, racconta Dan, un partecipante a un recente studio sulle ragioni alla base dei divorzi in tarda età.

La fase di stagnazione segna la fine della relazione. La comunicazione diventa poco frequente e, quando avviene, spesso appare forzata o tesa. Entrambi i partner possono sentirsi bloccati nella relazione, incerti su come procedere, ma anche esitanti a porvi fine.

“Non so quale strada prendere; se dovrei provare a forzare questa relazione a funzionare e sostenerla nella guarigione dei suoi traumi mentre cerco di essere un partner migliore, cosa che so richiederà sudore e sangue, o se dovrei tagliare i ponti e darle la mia sincerità e i miei migliori auguri,” scrive un utente di Reddit, evidenziando le difficoltà della stagnazione.

Durante questa fase, c’è spesso un senso di rassegnazione o disperazione. La relazione smette di crescere o evolversi, e i partner si ritrovano a seguire la routine. La relazione può continuare per abitudine, convenienza o paura del cambiamento, ma c’è poco o nessun sforzo per migliorare o ravvivare la connessione.

In questa fase, i partner cercano attivamente di creare distanza tra loro, sia fisicamente che emotivamente. L’evitamento può essere sottile, come trascorrere più tempo separati, oppure più diretto, come evitare telefonate, messaggi o qualsiasi forma di interazione.

Questa fase spesso porta uno o entrambi i partner a ritirarsi dalla relazione, al punto che vivono quasi vite separate. La loro connessione emotiva è gravemente indebolita o addirittura assente, e la relazione può sembrare già finita, anche se non è stata presa alcuna decisione formale.

L’evitamento può manifestarsi in diversi modi, tra cui la creazione di uno spazio fisico, come dormire in stanze separate, o di uno spazio emotivo, come evitare il contatto visivo o le conversazioni significative. I partner potrebbero rimanere fuori fino a tardi, andarsene presto o evitare di essere a casa quando l’altro è presente, riducendo deliberatamente al minimo il tempo trascorso insieme.

La fase finale comporta la fine della relazione attraverso una rottura formale o un divorzio. La comunicazione in questa fase si concentra principalmente sulla finalizzazione della separazione, sulla gestione delle conseguenze emotive e sulla ricerca di una chiusura.

Una coppia potrebbe avere un’ultima conversazione per discutere della loro rottura, concordando su come gestire le responsabilità condivise, i beni o le situazioni di vita. Potrebbero anche riflettere sulla relazione per capire cosa è andato storto.

Le emozioni durante questa fase possono variare dalla tristezza e dal dolore al sollievo e all’accettazione, a seconda della situazione. I partner potrebbero adottare misure significative come trasferirsi, interrompere ogni contatto e informare amici e familiari della rottura. In questa fase, iniziano il processo di andare avanti con le loro vite.

Le fasi di “coming apart” di Knapp evidenziano il processo complesso e spesso doloroso della dissoluzione della relazione. Comprendere queste fasi può aiutare le coppie a gestire le loro relazioni in modo più consapevole. Riconoscere i segnali del declino della relazione può incoraggiare a prendere misure proattive per ripararla o prepararsi a una separazione sana.

Giulia De Sanctis

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