Notizie

Sembrano innocui pesciolini ma sono altamente urticanti: attenzione o finisci all’ospedale

Non solo meduse: nel mare vivono tanti altri pesci e alcuni di questi possono causare punture urticanti; quali sono e come riconoscerli.

I nostri mari sono tra i più belli al mondo e abbiamo la fortuna di vantare spiagge paradisiache, acque cristalline e location esclusive. Il mare, però, non guarda in faccia nessuno e può diventare molto pericoloso, persino mortale. I fatti di cronaca di questa estate lo dimostrano tristemente, ecco perché in vacanza non bisogna mai sottovalutare le potenziali situazioni insidiose.

Esistono diversi pesci che provocano punture dolorose – Mentiscura.com

Ad esempio, molti sanno che un incontro ravvicinato con una medusa lascia il segno, e non metaforicamente parlando; ma se una medusa è abbastanza facile da vedere, il discorso cambia per quanto riguarda altri pesci. Sono molte infatti le creature marine che possono provocare punture urticanti e gli effetti delle tossine che iniettano possono essere davvero devastanti, tanto da costringere a ricorrere alle cure mediche urgenti.

Attenzione ai pesciolini velenosi al mare

Abbiamo detto che la puntura di una medusa innesca una reazione in quanto nei suoi tentacoli è presente una tossina, e lo stesso discorso vale per altri pesci che frequentano abitualmente i nostri mari. Incontrarli non è così raro, anzi. Molte di queste creature si trovano tra gli scogli e talvolta nuotano fino a riva, nascondendosi tra la sabbia, e dunque il pericolo è concreto anche per i bambini.

Pesci pericolosi, la tracina è tra i principali – Mentoscura.com

Tra le creature più temibili troviamo le tracine, altrimenti dette pesci ragno, che appunto si nascondono sotto la sabbia ed è impossibile vederle. Se si calpesta una tracina, si avverte subito un dolore lancinante nella zona della puntura; chi ha provato l’esperienza sa che si prova un fortissimo bruciore, che poi si espande per tutta la gamba. Anche i ricci di mare, se calpestati, provocano ampio dolore e bruciore, per via degli aculei che riescono a penetrare anche in profondità.

Cosa fare in caso di incidenti di questo tipo? Gli esperti ricordano che la maggior parte delle volte il fastidio si risolve in poche ore, a seconda della sensibilità del soggetto. Ma se oltre a bruciore, dolore e gonfiore si avvertono altri sintomi allora è il caso di chiamare un medico o di presentarsi al Pronto Soccorso. Infatti se compaiono nausea, mal di testa, sensazione di svenimento, calo di pressione, pallore, sudore freddo o fatica a respirare, significa che la tossinfezione è avanzata e necessita di una terapia adeguata.

Stefania Guerra

Recent Posts

Andrea Kimi Antonelli: il giovane pilota italiano termina al quarto posto la sua gara di esordio in F1 con Mercedes

La Formula 1 è ufficialmente tornata e quest’anno molte giovani leve cercheranno di dimostrare al…

14 ore ago

L’umorismo nel rapporto di coppia: il segreto della felicità condivisa

Il segreto per una relazione felice è condividere lo stesso tipo di umorismo con il…

2 settimane ago

I tre elementi di una personalità oscura: narcisismo, machiavellismo e psicopatia

Una personalità oscura si distingue dalle altre per tre tratti principali che stiamo per analizzare…

4 settimane ago

Scrittura terapeutica: quando le parole aiutano a ritrovarsi

Scrivere può trasformarsi in una vera e propria terapia, aiutando a fare luce nella propria…

1 mese ago

Chi è davvero la Befana e cosa la distingue da una strega?

Oggi in occasione della giornata della Befana vogliamo raccontarvi chi è davvero questa figura folkloristica…

2 mesi ago

Il modo in cui ti fai la doccia può indicare quanto ti senti solo

Una semplice doccia può rivelare molto sul tuo stato emotivo, ecco come scoprire se ti…

2 mesi ago