La carenza di vitamina D è un problema sempre più diffuso e che è bene conoscere. Scopriamo i nuovi sintomi.
Soffrire di carenza di vitamina D comporta tutta una serie di disagi per l’organismo che è importante conoscere al fine di porvi rimedio il prima possibile. Quando quest’importante vitamina viene a mancare, infatti, si presentano problemi a carico dei muscoli e delle articolazioni, ma non solo.
La vitamina D, infatti, agisce nella regolazione del metabolismo di fosforo e calcio e agisce in modo diretto sullo scheletro e non solo. La sua presenza è infatti importante anche per le funzioni legate al sistema nervoso centrale, a quello immunitario, a quello cardiovascolare. Scopriamo, quindi, quali sono i nuovi sintomi a cui prestare attenzione per evitare di avere una carenza non riconosciuta.
La vitamina D è tra le più importanti per il nostro organismo e una sua carenza può portare a diverse problematiche nonché ad un funzionamento non pienamente efficiente dell’organismo. In genere per riscontrarne una carenza basta un esame del sangue.
Si tratta di un problema che può derivare da una scarsa esposizione al sole e da un’alimentazione non adeguata. Inoltre soggetti che soffrono di dermatite atopica, di psoriasi o di altre malattie come quelle intestinali, possono andare incontro a questa carenza.
La lista dei sintomi, però, non si ferma qui. Proprio di recente, alcuni studi hanno infatti confermato che ce ne sono altri che possono indicare una carenza. Tra questi, i più importanti da ricordare sono:
In presenza di questi sintomi è quindi opportuno ricorrere al proprio medico per farsi prescrivere degli esami di controllo. E qualora la vitamina D dovesse risultare carente, è importante parlarne con il proprio medico curante al fine di predisporre una strategia. Questa, in base al valori riscontrati, potrà essere di tipo nutrizionale o tramite integratori. I due metodi possono ovviamente essere sommati tra loro per un risultato ancor più preciso e rapido da ottenere.
È bene ricordare che in questi casi è sempre bene agire dietro consiglio del proprio medico ed evitando il fai da te. In genere la cura ha una durata iniziale di un mese dopo il quale si rifanno gli esami per scoprire l’andamento della situazione. Si tratta comunque di una carenza che è facilmente curabile se si agisce nel modo corretto.
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