Tamberi e le polemiche sul suo peso, le coliche renali sono una conseguenza della dieta estrema?

Cosa dicono gli esperti? È possibile che le coliche siano una conseguenza della dieta troppo rigida?

A Parigi Tamberi è apparso debilitato a causa dei problemi di salute. Molti lo hanno criticato per la sua “eccessiva magrezza”, dando la colpa alla dieta estrema, che secondo alcuni avrebbe provocato le coliche renali. I commenti via social si sono scatenati dopo la performance dell’atleta ai Giochi olimpici e a seguito del suo 11esimo posto alla finale di salto in alto. All’inizio di luglio Tamberi aveva fatto sapere sui social di pesare 76,5 chili e di avere raggiunto il 3,3% di massa grassa. La massa grassa di una persona normale dovrebbe essere del 15-17% per l’uomo e del 25-27% nella donna. “Non è il corpo che desidero, ma è quello di cui ho bisogno“, aveva scritto l’atleta prima di arrivare a Parigi, “sto lavorando senza sosta negli ultimi 10 mesi per realizzare questo sogno. Sto dando il mio 1000% per le mie ultime olimpiadi”.

Tamberi risponde alle critiche

Agli utenti che hanno attribuito la causa dei suoi problemi di salute all’eccessivo dimagrimento l’atleta ha risposto: “Ingrassare fa venire i calcoli, non il contrario”. “Giusto per dare qualche informazione in più a chi scrive senza informarsi…È l’aumento di peso che porta a un maggior rischio di coliche renali, non la perdita di peso“.

Tamberi
Tamberi | EPA/RONALD WITTEK – Mentiscura.com

Come sto? Stavo meglio prima e mi sarei risparmiato quest’ennesimo problema. Ringrazio gli italiani per l’incredibile sostegno, farò di tutto per meritarmi tanto affetto e in pedana ci vado, senza dubbi“. È lo stesso Tamberi a far sapere, a gennaio, che sta seguendo una dieta estrema e di aver perso 5 chili in 24 giorni.La mia è una dieta estrema per arrivare ad essere più leggero possibile alla gara”, aveva spiegato. “A colazione mangio fette biscottate integrali con marmellata senza zuccheri e ricotta light, un cappuccino col latte scremato. A pranzo 120 grammi di pasta in bianco, a merenda 40 grammi di parmigiano o un toast con pane integrale, prosciutto senza grassi e formaggio senza grassi, a cena proteine con carne magra“, aveva raccontato ai giornali.

Le coliche renali sono una conseguenza della dieta estrema?

Ma cosa dicono gli esperti? È possibile che le coliche siano una conseguenza della dieta troppo rigida? Il professore Luca Piretta, nutrizionista e medico specialista in gastroenterologia ed endoscopia digestiva e professore presso l’Università Campus Biomedico di Roma ha dichiarato in un’intervista: “Una perdita rapida di peso può favorire la comparsa dei calcoli renali, questo non vuol dire che nel suo caso questo sia il motivo, non ho nessun elemento per dirlo. La perdita di peso implica anche una perdita di acqua e quello può determinare maggior rischio di calcolosi renale per la minore possibilità di eliminare le scorie e far precipitare i cristalli che determinano la comparsa dei calcoli. Potrebbe essere un nesso. Tamberi ha dichiarato che ‘il salto in alto prevede di superare la gravità, la gravità ti schiaccia a terra e meno pesi più è facile farlo. Quindi arrivo sempre all’appuntamento importante dopo mesi e mesi di dieta estenuante’“.

Bisogna essere leggeri di peso per fare questo sport, ma comunque c’è bisogno di energia, cioè di muscolo“, ha aggiunto il nutrizionista. “Fare una dieta povera in carboidrati non fa bene alla salute neanche per gli sportivi e neanche per perdere peso. Nei primi secondi dell’attività muscolare intensa il muscolo utilizza la creatina, dopo utilizza gli zuccheri per un certo periodo di tempo, dopo un quarto d’ora, venti minuti di attività si cominciano a usare i grassi. Quindi gli zuccheri sono importanti per lo sfruttamento energetico dell’attività muscolare. L’attività di Tamberi non riguarda l’attività muscolare protratta nel tempo, perché non fa nessuna attività che richieda una riserva energetica, visto che lui fa il salto in alto. Quindi è un discorso teorico quello che ho fatto. Però una dieta salutare, se dobbiamo mettere al primo posto la salute, non può prescindere da un apporto adeguato di carboidrati”, ha proseguito l’esperto.

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