I messaggi dell’oro dopo la vittoria nella gara dei 100 metri. Dall’allenatore scomparso alla lotta con ansia a depressione
Noah Lyles, il nuovo re dei 100 metri, dopo aver vinto l’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, ha pubblicato su X un post che ha colpito molte persone: “Soffro di asma, allergie, dislessia, ADD, ansia e depressione. Ma ti dirò che ciò che hai non definisce ciò che puoi diventare. Why Not You! (Perché non tu!)”, ha scritto il campione americano, evidenziando come nonostante le sue numerose sfide personali, sia riuscito a raggiungere la vetta dello sport mondiale.
Nella gara di domenica 4 agosto, Lyles ha conquistato l’oro per soli 5 millesimi di secondo, registrando un tempo di 9″784, battendo il giamaicano Kishane Thompson che ha chiuso in 9”789. È stata la prima finale dei 100 metri in cui tutti i concorrenti hanno registrato tempi sotto i 9”90, rendendo la vittoria di Lyles ancora più straordinaria. La rivelazione delle sue difficoltà personali ha suscitato un’ondata di ammirazione da parte degli utenti, che hanno risposto con migliaia di commenti di supporto e apprezzamento.
Una dedica speciale
Poco dopo la gara, Lyles ha rivelato un’altra sfida personale che ha superato per vincere l’oro: la recente perdita del suo allenatore di atletica del liceo, Rashawn Jackson. “Mentre correvo pensavo: ‘Questo è per te, amico’”, ha detto Lyles, trattenendo le lacrime. “So che sta guardando perché sapeva che sarei stato un corridore di 100 metri”.
Chi è Noah Lyles
Noah Lyles è nato il 18 luglio 1997 a Gainesville, in Florida, ed è figlio di due atleti, Keisha Caine e Kevin Lyles, che gareggiarono in discipline di atletica leggera presso la Seton Hall University. Suo padre vinse la medaglia d’oro nella staffetta 4×400 metri ai campionati mondiali di Goteborg nel 1995 e all’Universiade di Buffalo nel 1993. Nonostante il successo raggiunto come velocista, Lyles aveva inizialmente iniziato con la ginnastica, per poi passare all’atletica leggera a 12 anni. La sua carriera ha iniziato a decollare nel 2019, quando durante il meeting Athletissima in Svizzera, ha percorso i 200 metri in 19″50, un tempo superato solo da Usain Bolt, Yohan Blake e Michael Johnson.
Nel 2019, Lyles ha vinto la sua prima medaglia d’oro mondiale nei 200 metri a Doha, e ha conquistato anche l’oro nella staffetta 4×100 metri. Tuttavia, il suo percorso non è stato privo di difficoltà. Ai Giochi olimpici di Tokyo 2021, Lyles era il favorito nei 200 metri ma ha concluso solo terzo, ammettendo poi di aver avuto seri problemi durante la preparazione a causa della sua salute mentale e dei farmaci antidepressivi che era costretto a prendere. La ripresa è iniziata l’anno successivo, con vittorie nei campionati statunitensi all’Hayward Field di Eugene e nei campionati del mondo di Oregon 2022. Nel 2023 ha vinto tre medaglie d’oro ai campionati mondiali di Bucarest nei 100 metri, nei 200 metri e nella staffetta 4×100 m, culminando con l’oro nei 100 metri alle Olimpiadi di Parigi 2024.
La lotta contro ansia e depressione
Lyles non ha mai nascosto le sue battaglie personali. Fin da bambino, ha dovuto affrontare gravi problemi d’asma, con attacchi così violenti da costringere la famiglia a portarlo in ospedale più volte. Poi sono arrivate le diagnosi di dislessia e disturbo da deficit di attenzione, che hanno reso difficile il percorso scolastico di Noah. Negli anni ha inoltre scoperto di soffrire di diverse allergie e, nel 2021, di ansia e depressione a livelli tali da richiedere farmaci che hanno influenzato le sue prestazioni sportive.