La comunicazione sbagliata può essere la causa della fine di una relazione: quando la formulazione di una frase può fare la differenza.
“Siamo tutti isole che gridano bugie in un mare di incomprensione”, disse il saggio Rudyard Kipling. Eppure sono proprio quelle incomprensioni che separano le persone l’una dall’altra, talvolta senza capirne il reale motivo. Le parole hanno un peso e talvolta vengono mandate fuori leggere senza capirne noi stessi il significato.
Per questo motivo è bene sapere che una buona comunicazione può trasformare una coppia insoddisfatta in una coppia felice e complice. Non è tanto il “cosa” accade, ma il “come” lo affrontiamo che fa la differenza. Innanzitutto è bene precisare che comunicazione non si riduce all’uso di parole giuste o sbagliate; è piuttosto una questione di sentire e vivere le emozioni con la stessa intensità del nostro interlocutore.
Ma come comunicare in maniera efficacie? A darci suggerimenti utili è stata Ana Maria Sepe, autrice di Psicoadvisor, nonché dottoressa in psicologia e esperta in psicoanalisi.
Le frasi da non dire mai al tuo partner
Vi siete mai chiesti perché spesso non riusciamo a capirci? Comunicare efficacemente non è facile. Anche con le migliori intenzioni, possiamo ottenere risultati peggiori. Ma prima di arrivare a parole che feriscono, nasce l’incomprensione, un connubio tra oggettività (l’evento) e individualità (le esperienze, il vissuto) di ciascuno di noi. Questo, che ci piaccia o meno, è particolarmente evidente quando due persone cercano di esprimere la stessa idea usando termini e sfumature diverse. Da qui nascono le incomprensioni.
Per evitare barriere emotive da parte dell’altro, alcune frasi non andrebbero mai dette, o meglio, andrebbero modificate.
- “Devo fare tutto da sola/o” ⇒ “Avrei bisogno di aiuto, possiamo venirci incontro?”
- “Tu non prendi mai delle decisioni” ⇒ “Mi piacerebbe prendere delle decisioni insieme”
- “Tu non mi capisci” ⇒ “Non riesco a farmi capire da te”
- “Tu non mi ascolti” ⇒ “Quando parlo sento di non essere ascoltato”
- “Non ti importa niente di me” ⇒ “Mi sento trascurato/a e per questo sto male”
Cosa abbiamo fatto? Abbiamo semplicemente generato una frase indiretta che parla di sentimenti e non accuse. Invece di puntare il dito sull’altra persona che automaticamente prenderà la difensiva, abbiamo espresso i nostri bisogni. Questo semplice accorgimento può fare davvero la differenza in una relazione poiché non vi è un’accusa diretta ma una richiesta di collaborazione.
Beh certo, a volte il problema può essere più profondo. Non possiamo cambiare l’altro, ma possiamo cambiare il nostro modo di vivere la relazione.