Il quadrifoglio ha poco di magico, in realtà la sua forma è frutto di un errore genetico fortunato. Ecco tutto quello che c’è da sapere
Riguardo al quadrifoglio esistono numerose leggende e credenze. La sua rarità lo ha portato ad essere un simbolo fortunato alla stregua del ferro di cavallo e del peperoncino. Eppure, in pochi sanno a cosa sia davvero dovuta la sua forma a quattro foglie.
In questo articolo vi racconteremo qual è la fortunata anomalia genetica che rende il quadrifoglio raro e prezioso ai nostri occhi.
Il quadrifoglio è un’anomalia genetica del trifoglio bianco, che ha una probabilità su 10.000 di manifestarsi, ovvero dello 0,01%.
Questa scarsa probabilità di osservarlo, perciò, lo rende raro e ci fa emozionare nel ritrovarcelo ai piedi mentre camminiamo sull’erba. Tuttavia, quella quarta foglia non compare per magia per fare avverare su richiesta i nostri desideri, bensì è dovuta al disturbo ontogenetico.
Il quadrifoglio è un trifoglio geneticamente alterato a causa di un allele recessivo: per avere quattro foglie la piantina deve avere un gene portatore che si presenta su tutti i cromosomi. Trattandosi di un alleale recessivo e non dominante ha bisogno di essere presente su tutti i cromosomi affinché si mostri a livello fenotipico, ovvero affinché sia osservabile fisicamente e il trifoglio non sia un semplice portatore di questo allele.
Più che di un’anomalia genetica si tratta di un disturbo ontogenetico: l’alterazione è già riscontrabile in fase embrionale della piantina e non subentra successivamente. Questa trascrizione anomale del materiale genetico può provocare la formazione anche di più foglie, ecco perché raramente si scoprono tipologie di trifogli a sei foglie.
La modifica non è stata preservata a livello evolutivo e trasmessa nel tempo perché non rappresenta alcun vantaggio adattivo o di sopravvivenza del trifoglio che, in poche parole, vive benissimo anche con tre foglie. Ecco perché parliamo di una caratteristica latente in recessione.
Quando si trova casualmente un quadrifoglio in un campo, con tutta probabilità, attorno a lui ce ne saranno altri perché potrebbero avere un’origine comune e perché le condizioni ambientali in quel determinato punto potrebbero aver indotto la formazione della quarta foglia: presenza o assenza di acqua, composizione del suolo, esposizione alla luce solare sono tutti fattori che vanno ad agire sul trifoglio e possono andare ad alterare i fattori transcrizionali che si legano al genoma, modificando l’aspetto della piantina.
Il quadrifoglio nell’immaginario popolare porta fortuna per diverse motivazioni che, fino ad ora, nessuno aveva ricondotto ad un disturbo ontogenetico, bensì a leggende e credenze.
I druidi credevano che il quadrifoglio potesse aiutare a tenere lontani gli spiriti maligni e offrisse una protezione magica a chiunque ne possedesse uno. Ogni foglia del quadrifoglio rappresentava qualcosa di positivo: speranza, fede, amore e fortuna.
Nell’ Antico Egitto il quadrifoglio era il simbolo della da Iside, perciò quando qualcuno trovava la piantina poteva ritenersi un suo fortunato protetto.
Durante il cristianesimo, si credeva che la quarta foglia del quadrifoglio rappresentasse la grazia di Dio. Mentre nel simbolismo moderno il quadrifoglio è semplicemente diventato un simbolo di buon augurio, particolarmente legato a San Patrizio.
San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda, usava il trifoglio per spiegare il concetto cristiano della Trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo). La pianta era un modo semplice e visivo per illustrare questa complessa dottrina religiosa agli irlandesi pagani.
In realtà, il fatto che sia difficile da trovare aumenta la salienza psicologica che il quadrifoglio ha per le persone, questo perché a livello probabilistico è molto difficile da incontrare, perciò ci sentiamo fortunati e speciali se abbiamo l’onore di scovarne uno in mezzo all’erba.
Che ci crediate o meno, sappiate che converrebbe sempre lasciare il quadrifoglio lì dov’è: staccandolo dal terreno potrebbe perdere i suoi poteri. O almeno, questo è quello che insegnano la maggior parte delle credenze popolati.
Vediamo la fortuna di chi trova un quadrifoglio e non la sfortuna del quadrifoglio che viene raccolto e strappato da terra.
– Fragmentarius
Sapere che la particolarità e la rarità del quadrifoglio sono dovute a una disturbo genetico ce lo fa quasi piacere di più: è la dimostrazione che ciò che potremmo etichettare come anormale e sbagliato, può invece essere considerato raro e prezioso.
È affascinante e, a tratti, inquietante pensare a come le persone riescano a considerare prezioso un piccolo quadrifoglio con un disturbo genetico ed etichettino come sbagliate e anomali persone con malattie genetiche…ma forse è solo merito delle credenze utilitaristiche che ruotano attorno a questa piccola piantina a quattro foglie.
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