Arriva la tregua per tantissimi italiani con la sospensione del Fisco. In pochi sanno come sarà possibile beneficiarne: cosa succede.
Durante il periodo estivo, i contribuenti italiani possono finalmente respirare un sospiro di sollievo poiché il Fisco decide di prendersi una pausa. Dal 1° agosto al 31 agosto, a meno di urgenze indifferibili, le comunicazioni da parte dell’Agenzia delle entrate sono sospese. Allo stesso tempo è importante rimanere vigili perché non tutte le attività fiscali sono in pausa.
Il Governo Meloni ha deliberato la sospensione delle comunicazioni fiscali per agosto. Secondo una circolare dell’Agenzia delle entrate, sono esclusi dalla sospensione i seguenti atti relativi agli accertamenti fiscali: comunicazioni su controlli automatizzati, risultati controlli formali, risultati della liquidazione ed inviti formali per l’adempimento spontaneo.
È importante sottolineare che nonostante questa sospensione, già prevista dalla legge dal 1° agosto al 4 settembre, rimangono in vigore gli obblighi di pagamento per le somme dovute in seguito a questi stessi atti. Adesso quindi è possibile scoprire tutti i dettagli riguardanti quella che è l’ultima tregua concessa dall’Agenzia delle Entrate.
La tregua dell’Agenzia delle Entrate, cosa cambia per i contribuenti: le ultime
Con l’arrivo dell’estate, i contribuenti italiani possono tirare un sospiro di sollievo poiché il Fisco ha deciso di sospendere alcune attività fino al 31 agosto. La sospensione riguarda specificamente le comunicazioni relative agli atti di controllo dell’Agenzia delle entrate, rendendo questo periodo estivo un momento di pausa dalle solite preoccupazioni fiscali. Allo stesso tempo è importante notare che questa sospensione non si estende ai pagamenti ordinari.
Gli importi dovuti, come quelli relativi alla rottamazione delle cartelle esattoriali o all’IVA, devono essere comunque saldati secondo le scadenze stabilite. La circolare 9/E dell’Agenzia delle entrate ha introdotto anche modifiche significative per quanto riguarda i pagamenti rateali delle imposte e dei contributi. A partire dal versamento delle somme dovute per il saldo delle imposte relative al periodo d’imposta fino al 31 dicembre 2023, è stato stabilito un nuovo termine di rateizzazione.
Questo consente ai contribuenti di suddividere il debito in un massimo di sette rate mensili, con l’obbligo di completare il pagamento entro il 16 dicembre. Per aderire al piano di rateazione, non è necessario presentare una richiesta formale all’Agenzia delle entrate. È sufficiente indicare all’interno del modello F24 i dettagli della rateazione desiderata, compreso il numero di rate prescelto e il relativo importo. È importante anche assicurarsi di versare la prima rata entro la data specificata e di completare il pagamento delle rate successive entro il 16 di ogni mese, corredando ogni versamento con gli interessi dovuti.
Questo nuovo approccio mira a facilitare il processo di pagamento per i contribuenti, offrendo una maggiore flessibilità nei confronti delle scadenze fiscali. È importante ricordare che, nonostante la pausa estiva nelle comunicazioni fiscali, le responsabilità fiscali non vengono annullate ma semplicemente posticipate. Pertanto, è essenziale rimanere informati sulle scadenze e agire tempestivamente per evitare penalità o sanzioni.