È possibile risparmiare in maniera del tutto legale: ecco come intestare casa ai figli senza spendere un euro in tasse
Quello delle tasse è un argomento sempre molto dibattuto tra l’opinione pubblica del nostro Paese. L’Italia ha infatti una pressione fiscale piuttosto alta e questo fa sì che sia spesso difficile affrontare la vita di tutti i giorni.
Ma le tasse non hanno a che fare solo con gli stipendi, i guadagni e i servizi al cittadino. Molte volte è necessario pagare dei tributi anche in riferimento alla propria abitazione. Tuttavia, esistono dei modi per risparmiare anche su questo aspetto. Vediamo tutti i metodi legali per intestare casa ai figli senza spendere un euro in tasse.
Nel caso di donazione immobiliare il nostro ordinamento prevede il pagamento dell’imposta di registro, solitamente al 9% del valore del bene che viene donato. Tuttavia è possibile usufruire del cosiddetto bonus “prima casa” nel caso in cui l’oggetto di donazione sia appunto la prima abitazione, la quale fa passare dal 9% al 2% la tassa. Ma per intestare casa ai figli senza tasse è possibile fare riferimento a delle concessioni che vengono fatte in caso di trasferimento di proprietà in situazioni di separazioni o divorzio.
Nel caso in cui il valore dell’immobile sia inferiore a 1 milione di euro, il nuovo proprietario non deve pagare l’imposta sulle donazioni. Inoltre, grazie al bonus prima casa è possibile ridurre le imposte ipotecarie e catastali. Queste sono normalmente pari al 2% e all’1%, ma grazie al bonus vengono ridotte a 50 euro ognuna. Inoltre, secondo il nostro ordinamento è assolutamente legittimo trasferire la proprietà dell’immobile al coniuge o ai figli in caso di accordi di separazione o divorzio. Il consiglio in questo caso è quello di effettuare eventuali trasferimenti solo durante la fase di divorzio, in quanto gli accordi presi nella separazione non sono vincolanti.
Ma non solo. Grazie all’art.19 della L.74/1987 è possibile usufruire dell’esenzione fiscale per i trasferimenti immobiliari tra coniugi o tra genitori e figli. Questo è possibile però solo se il trasferimento è un’operazione prevista dagli accordi di separazione. L’esenzione rientra negli accordi di separazione che fanno parte del concetto di “negoziazione globale”. Quest’ultimi stabiliscono infatti la crisi coniugale in modo stabile. Scopo ultimo dell’art 19 è inoltre quello di evitare che il peso fiscale delle tasse renda più complessa la risoluzione della crisi coniugale in atto.
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