Il mistero del portone del diavolo a Torino: leggende, fantasmi e la carta dei tarocchi numero 15 nell’antico palazzo “Fabbrica dei Tarocchi”
Nel cuore di Torino, tra le antiche vie di via XX Settembre, si erge un portone che non è solo un ingresso, ma il fulcro di leggende e misteri che affascinano e spaventano da secoli: il Portone del Diavolo. Questo imponente portale, costruito nel lontano 1675 su commissione di Giovanni Battista Trucchi di Levaldigi, generale delle finanze del duca di Savoia, è oggi conosciuto per il suo picchiotto centrale che raffigura il volto del maligno.
Secondo la leggenda tramandata di generazione in generazione, il Portone del Diavolo sarebbe apparso in modo improvviso durante una notte oscura, durante le invocazioni di un apprendista stregone. Il Diavolo, irritato dalle sue suppliche e dalle sue pratiche occulte, decise di punire l’audace stregone imprigionandolo dietro al portone stesso, dove sarebbe rimasto per sempre confinato.
Da quel momento, il portale acquisì il suo nome sinistro e divenne il centro di molte storie e credenze popolari legate al sovrannaturale. Ma il fascino del Portone del Diavolo non si esaurisce qui. Nel corso del XVII secolo, l’edificio che ospitava il portone fu sede della misteriosa Fabbrica dei Tarocchi. Non è una coincidenza che il numero civico del palazzo corrispondesse all’Arcano Maggiore numero 15 dei Tarocchi, associato proprio al Diavolo.
Il portone e il palazzo hanno visto scorrere nel tempo numerosi eventi tragici e inspiegabili. Tra questi, uno dei più noti è l’omicidio misterioso di una ballerina durante una festa di Carnevale nel 1790. La donna fu trovata pugnalata alle spalle, in circostanze che nessuno riuscì mai a chiarire completamente. Quella stessa notte, gli invitati furono colti da un freddo vento gelido e pare che sia stato proprio in quell’occasione che il fantasma della ballerina fece la sua prima apparizione, gettando nello sconcerto chiunque l’abbia visto.
Oltre alle leggende di fantasmi e eventi paranormali, il Portone del Diavolo rappresenta un simbolo di Torino come città magica, intrisa di mistero e fascino. Con i suoi triangoli magici che collegano luoghi di magia nera e bianca in tutto il mondo, Torino si distingue come un crocevia di energie e significati occulti, dove la storia si intreccia con il soprannaturale in modi enigmatici e spesso inquietanti.
In definitiva, il Portone del Diavolo non è solo un monumento storico di Torino, ma una porta aperta verso un mondo di leggende e segreti che continuano a incantare e spaventare coloro che osano avvicinarsi. È un richiamo alla curiosità umana per l’ignoto e al desiderio di svelare i misteri nascosti nel passato della città. Attraverso storie di stregoneria, tarocchi e tragedie oscure, il portone rimane un punto focale per chiunque sia affascinato dalla magia e dal soprannaturale, aggiungendo un ulteriore strato di fascino alla già misteriosa città di Torino.
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