Quando il caldo comincia a farsi sentire, indossare alcuni colori può esserci d’aiuto per sentirci più freschi, ecco quali
Il nero attira il sole. O almeno, questo è quello che dice il pensiero comune, ma è davvero così?
Ma soprattutto, ci sono altri colori che sarebbe meglio evitare di indossare in estate per non sentirsi ancora più accaldati? Uno studio giapponese condotto da Toschiaki Ichinose ha voluto proprio indagare questo tema. Ecco quali sono state le conclusioni a cui è giunto il ricercatore.
I colori da indossare e da evitare in estate
I protagonisti dello studio di Toschiaki Ichinose sono i colori e le radiazioni infrarosse. L’energia radiante del sole viene riflessa dagli oggetti a velocità differenti in base al colore che tali oggetti possiedono.
L’energia radiante che non viene riflessa viene assorbita sotto forma di colore. Questo vuol dire che i colori che tendono a riflettere meno le radiazioni si scalderanno di più.
Toschiaki Ichinose nel suo esperimento ha posizionato dei mezzi busti con addosso polo di diversi colori sotto il sole estivo e dopo cinque minuti è andato a verificare la temperatura del loro tessuto attraverso una fotocamera termografica.
Il colore rimasto più fresco e quindi con una migliore capacità riflettente è risultato il bianco. La seconda posizione se l’è guadagnata il giallo, e a seguire grigio, rosso, viola, blu.
I due peggiori nel riflettere le radiazioni e quindi i colori che bisognerebbe evitare di indossare in estate per sentirsi più freschi, sono risultati il verde scuro e il nero. Addirittura quest’ultimo in alcune zone arrivava a 45°. Il verde scuro sembra essere allo stille livello del nero, se non leggermente peggiore.
In poche parole, se si vuole sfuggire al caldo estivo è meglio indossare indumenti bianchi, che riescono ad assorbire il 63% degli infrarossi che li colpiscono ed evitare colori come nero e verde scuro. Tuttavia, occorre fare notare che molto dipende anche dalla tintura utilizzata per colorare gli indumenti.
Di che colore si vestono i Tuareg del deserto?
I Tuareg, ovvero gli abitanti del deserto del Sahara, sono anche chiamati “Uomini blu” perché indossano abiti in lana blu che a lungo andare tinge il colore della loro pelle. Il burnus, ovvero il vestito che indossano, è ampio e copre interamente il loro corpo per proteggerli dal caldo secco e dalle tempeste di sabbia.
Quindi sembrerebbe che anche il blu faccia il suo dovere contro le radiazioni perché un abito scuro è in grado di disperdere efficacemente il colore che produciamo e quindi farci sentire più freschi a lungo andare: assorbe più calore ma lo irradia anche in maniera più efficiente e l’abito largo a sua volta favorisce questo rilascio di calore, mentre il bianco assorbe poco ma rallenta anche la dispersione del calore quindi potrebbe fare sentire più accaldati. In fin dei conti, chi meglio di un abitante del deserto potrebbe mai saperlo?
A livello di scelta del tessuto è sempre meglio optare per cotone, lino e rayon, infatti sono tessuti più leggeri e ariosi.
In poche parole, il colore può fare la differenza ma la freschezza degli indumenti dipende molto dal tipo di materiale più che dal colore di quest’ultimo.