Il caldo sta trasformando anche il mare in un pericolo. In queste acque si sta letteralmente scatenando il panico: che cosa sta succedendo.
Il riscaldamento climatico influisce profondamente anche sui mari e sugli oceani a causa di diversi meccanismi interconnessi che alterano le loro temperature, chimica e biodiversità. Il riscaldamento globale causa un aumento generale delle temperature atmosferiche, che si riflette direttamente nel riscaldamento delle acque marine. Questo fenomeno ha diversi impatti sul nostro ambiente come lo scioglimento dei ghiacci ed il riscaldamento delle acque superficiali.
L’anidride carbonica prodotta dalle attività umane viene assorbita dagli oceani, causando l’acidificazione dell’acqua. Questo fenomeno ha gravi conseguenze per gli organismi marini che costruiscono gusci o scheletri calcarei, come i coralli e molti tipi di plancton. Inoltre sempre il riscaldamento ha portato alla scomparsa di habitat critici, migrazioni e cambiamenti di distribuzione. Adesso però in un mare in particolare si è scatenato il panico proprio a causa del riscaldamento globale.
Negli ultimi giorni due attacchi di squali leuca al largo della Florida hanno innescato una reazione di panico tra i bagnanti. Tuttavia contrariamente a quanto suggerito da alcuni, non sono state le orche a spingere gli squali verso la costa, ma piuttosto il cambiamento climatico e le sue conseguenze. Ogni anno, negli Stati Uniti, si verificano in media 16 attacchi di squali all’uomo. Di recente tre persone sono state ferite in due diversi episodi al largo della contea di Walton, Florida.
La presenza contemporanea di orche nelle vicinanze ha alimentato il sospetto che questi predatori marini potessero aver spaventato gli squali, spingendoli a comportamenti aggressivi. Secondo gli esperti, le orche avvistate a circa 120 km di distanza non hanno giocato alcun ruolo negli attacchi. La vera causa dietro questi incidenti sembra essere legata alle condizioni climatiche estreme che hanno colpito la regione. Il clima caldo e secco ha causato una diminuzione della portata dei fiumi che sfociano nel mare, rendendo le acque costiere più salate.
Questo aumento di salinità ha favorito la proliferazione di plancton e pesci, attratti dalle acque più ricche di nutrienti. Gli squali leuca, a loro volta, si sono avvicinati alle coste densamente popolate e frequentate dai turisti in cerca di cibo abbondante, creando così un circolo vizioso di interazioni ecologiche. Quindi l’attività antropica intensificata e le condizioni climatiche avverse hanno contribuito a spingere gli squali leuca più vicino alle aree balneari, aumentando il rischio di incontri non desiderati con gli esseri umani.
Le orche, nonostante la loro presenza più frequente, non hanno giocato un ruolo diretto negli attacchi recenti, ma sono piuttosto un segno dell’aumento dell’ecoturismo locale. Questi eventi mettono in luce l’importanza di comprendere le dinamiche ecologiche e climatiche nelle aree costiere, al fine di gestire in modo sostenibile le interazioni tra fauna selvatica e comunità umane.
Nexting ha come obiettivo primario quello di portare innovazione nel settore del broadcasting sportivo Nexting,…
Grazie all’introduzione del robot ILY, il primo sistema robotico per la chirurgia intrarenale del Centro-Sud…
Ieri la McLaren ha vinto il campionato costruttori grazie alla performance impeccabile di Lando Norris,…
A 30 anni dalla morte di Ayrton Senna, il pilota che ha conquistato il cuore…
Nel mondo, soltanto il 2% della popolazione ha gli occhi verdi. Ecco perché sono così…
Molti pensano che parlare da soli non sia normale, ma se fosse un meccanismo utile…