Università, iscrizioni nuovo anno accademico 2024/25: questa formula può farti risparmiare un bel po’ di tasse

I costi delle tasse universitarie sono sempre più corposi, tuttavia è possibile risparmiare tanto sulle iscrizioni con una formula esatta.

Ogni anno ci sono piccoli aumenti che gravano però sempre di più, unitamente a tutto ciò che riguarda gli extra per gli studenti quindi dover acquistare i testi, pagare i trasporti, gli oneri aggiuntivi e ovviamente corrispondere anche un affitto laddove sia necessario spostarsi dalla propria sede.

Università, iscrizioni nuovo anno accademico 2024/25 risparmiare
Come risparmiare sull’iscrizione al nuovo anno accademico all’Università (Mentiscura.com)

La prima cosa da fare prima di procedere è richiedere il modello ISEE per lo studio universitario che è diverso da quello normale, denominato appunto ISEEU, questo serve a quadrare le cifre in modo specifico per determinare la classe di appartenenza all’interno del sistema universitario e quindi anche comprendere quali sono le tasse da pagare.

Università, come risparmiare sulle tasse per il nuovo anno accademico

Con alcune agevolazioni è possibile ottenere una riduzione ma in casi specifici invece si entra in quella che viene definita No Tax Area quindi non si paga assolutamente nulla. Il diritto allo studio viene garantito a tutti, seppur con alcune limitazioni. Con il rinnovo della DSU si inquadra subito la propria posizione economica, ovviamente se l’iscrizione va fatta ad agosto è bene avere già l’ISEE aggiornato senza ridursi all’ultimo momento.

questa formula può farti risparmiare un bel po' di tasse università
Risparmiare sulle tasse universitarie (Mentiscura.com)

Questo consente anche di aderire alle eventuali borse di studio presenti. Una volta compresa la fascia di reddito universitario basta fare un confronto con quelle che sono le cifre previste dalla facoltà e capire in che ambito si colloca il proprio ISEE.

Chi è alla fascia più alta dovrà pagare l’intero importo, chi si trova invece in una fascia più bassa pagherà una riduzione quindi una percentuale. Fino a giungere a quella più bassa che tendenzialmente è gratuita quindi non prevede il pagamento di alcuna tassa.

Sicuramente restano fuori tutti gli altri oneri fiscali e per questo sono pensate appunto le relative agevolazioni determinate a livello nazionale e distribuite in misura diversificata per chi studia nella propria città, chi fa il pendolare e chi invece sceglie di trasferirsi. Nell’ultimo caso è anche possibile richiedere direttamente un posto letto nei dormitori dell’università, se disponibili, oppure un contributo per poter sostenere i costi di una stanza nella città di riferimento.

Anche se questa è la condizione generale, perché tutte le università prevedono degli sgravi e comunque le borse di studio, è da ricordare che talvolta molto dipende dalla città e dalla zona di residenza, senza contare che ovviamente essendoci molte richieste, soprattutto per l’attribuzione della borsa di studio, in alcuni casi possono essere disposte delle graduatorie per l’erogazione.

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