Buste paga più importanti in arrivo. Ecco da cosa dipende e perché ci saranno più soldi rispetto al solito.
Buone notizie per chi sta aspettando la busta paga di giugno. Questo mese infatti potrebbe essere molto più ricco per diversi lavoratori. E tutto per via di alcuni bonus e di introiti aggiuntivi che punteranno ad aumentare le entrate. Una novità importante, ma che in realtà tanto nuova non è.
Ogni importo, infatti, non è casuale ma frutto di calcoli che si ripetono ogni anno e che cadono sempre in questo mese. Scopriamo di quali si tratta e a cosa sono dovuti gli aumenti in busta paga che renderanno felici diversi italiani, migliorando anche le prospettive delle vacanze estive.
Giugno e buste paghe più alte: ecco perché
Poter godere di una busta paga più alta del solito è certamente un buon modo per andare incontro all’estate con maggior serenità e con più soldi da spendere sia per colmare spese insolute che per togliersi qualche sfizio. Una piccola fortuna che sta per diventare realtà per molti lavoratori dipendenti.
La mensilità di giugno, infatti, si accompagna come ogni anno a quella della quattordicesima che spetta a chi ha un contratto di lavoro che la prevede e che, di solito, viene pagata nel mese di luglio. Questo significa che, a prescindere dal ricevere lo stipendio a fine giugno o i primi di luglio, per molti ci saranno delle novità davvero piacevoli che inizieranno con l’arrivo della tredicesima ma che potranno contare anche su altre sorprese.
Ci sono, infatti, i bonus festività che nel mese di giugno coincidono con il giorno del 2 giugno (che quest’anno sarà minore per molti per via del fatto che è caduto di domenica, ma che sarà comunque sempre presente) e il 29 giugno che per i romani corrisponde a soldi in più mentre nel resto d’Italia, in quanto festività soppressa, si traduce con un giorno di permesso retribuito in più. E restando in argomento, sempre a giugno, ad esempio, vengono conteggiati i permessi non goduti e che, in questo periodo dell’anno, si azzerano ripartendo da capo. Ovviamente, quelli che non sono stati sfruttati vengono tradotti in denaro, finendo direttamente sulla busta paga.
Non vai poi dimenticato che chi lavora nei settori del commercio, della distribuzione, dei servizi e in quello terziario potrà godere di un bonus di 175 euro lordi o di 121 euro sempre lordi. Una cifra che cambia in base al livello di contratto ma che resta comunque una certezza.