Si chiama nomofobia ed è una condizione molto comune, frequente soprattutto tra i giovani. Quando c’è da preoccuparsi.
Gli esperti della salute mentale hanno definito questa patologia come l’insieme di emozioni di inadeguatezza, ansia, irascibilità, stress cronico, ingenerato dall’assenza di un dispositivo con cui connettersi virtualmente ad internet e, in generale ai social network. Nei casi più gravi lo stato mentale alterato del nomofobico può indurlo a comportamenti suicidari. Il termine è stato coniato in Inghilterra nel 2008 in occasione di una ricerca portata avanti dal Governo e volta ad accertare o smentire la sussistenza di un legame tra i disturbi dello spettro ansioso e un utilizzo smodato dei telefoni cellulari.
Lo studio, condotto da un team di esperti ha analizzato un cospicuo campione di parteciparti e, i risultati sono inequivocabili. Hanno infatti appurato che il 53% di britannici presentavano livelli molto alti di ansia quando i loro telefoni cellulari erano scarichi o si spegnevano, se non avevano credito per utilizzarli, se non c’era una copertura del segnale.
La sintomatologia è divenuta più forte nei soggetti che credevano di aver smarrito il proprio telefono. La ricerca ha inoltre appurato che sono gli uomini a soffrirne maggiormente, anche se, con il trascorrere del tempo, tra le donne c’è stato un aumento significativo della patologia.
A distanza di anni, gli esperti stanno cercando di capire, attraverso ricerche apposite se lo sviluppo della nomofobia sia più frequente in soggetti che abbiano determinate dimensioni personologiche.
Stanno cercando di comprendere cioè, se siano maggiormente inclini a sviluppare questa condizione, persone affette da nevroticismo, persone che presentano un’autostima molto bassa, inclini all’impulsività o affette da disturbi psicologici. Un soggetto nomofobico accusa vari sintomi, tra i più comuni ci sono: l’ansia, gli attacchi di panico, l’agitazione, la difficoltà di concentrazione, il tremore e la tachicardia.
È necessario rivolgersi prontamente ad un esperto della salute mentale se si sospetta di essere affetti da nomofobia. Altresì, è importantissimo indirizzare un proprio caro da un professionista, qualora si si avesse il legittimo sospetto che possa essere nomofobico.
Sono i giovani a soffrirne maggiormente e, tale condizione può influenzare il corretto sviluppo psicologico, dunque è importantissimo affidarsi alle cure dei medici. Al momento i trattamenti per la nomofobia sono pochi ed includono principalmente le terapie di tipo cognitivo-comportamentale e l’assunzione di psicofarmaci, nei casi in cui gli esperti lo ritengano opportuno.
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