Anche a te è capitato di pensarci quando si presenta il “bisogno incombente”? Ecco che cosa succede quando fai la pipì in mare.
È sicuramente un grande classico, soprattutto quando si tratta di bambini piccoli “spinti” dai genitori a farlo. La pipì in mare è spesso vista come qualcosa di naturale o comunque di accettabile, ma non sempre è così.
Se anche tu sei tra coloro che lo fa, o vorresti semplicemente saperne di più sul tema, continua a leggere. Ti mostriamo l’incredibile verità e quello che succede quando si fa la pipì in mare.
Come già detto in precedenza, spesso sono i bambini, a volte per necessità incombente, altre volte su proposta dei genitori, a mettere in atto questa pratica facendo la pipì in mare, anche se in mezzo ad altre persone. Si tratta di una pratica che a volte provoca vergogna, altre volte invece le proteste degli altri bagnanti.
Nel primo caso, però, possiamo tranquillamente dire che non c’è affatto nulla di cui vergognarsi. Secondo gli scienziati, infatti, la nostra urina è composta per il 95% di acqua, inoltre sono presenti circa due grammi di cloruro e sodio per litro di urina. Mentre l’acqua di mare è composta per il 96,5% da H2O e ha addirittura una concentrazione maggiore di sodio e cloruri rispetto all’urina.
Tra i maggior prodotti di scarto presenti nella nostra urina vi è l’urea. Si tratta di una sostanza che viene considerata dalla scienza come non tossica. Inoltre, è possibile affermare che la quantità di urea che viene introdotta dal mare – mediante, appunto, la pipì – è particolarmente ridotta.
Nn solo, le osservazioni chimiche al microscopio hanno dimostrato che l’urea contiene quasi il 50% di azoto. Questo elemento, combinandosi con l’acqua, produce ammonio, il quale viene poi assorbito come nutriente da parte delle piante acquatiche e nelle alghe presenti nel mare.
Dunque, nonostante la pipì sia un prodotto di scarto espulso dal nostro corpo, non stiamo parlando di una sostanza estremamente tossica, se diluita in acqua di mare. Non solo: ogni animale presente in mare fa ovviamente i suoi bisogni – come appunto la pipì- in acqua ogni giorno.
Pensiamo ad esempio alle balene, le quali rilasciano fino a 970 litri di urina in mare quotidianamente. Dunque fare la pipì in mare non deve essere una pratica da condannare. Tuttavia, è bene andare a largo per fare i propri bisogni liquidi, in modo da non infastidire le altre persone e per una questione di buona educazione.
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