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Scienze

Manipolazione emotiva, i segnali ai quali prestare attenzione

La manipolazione emotiva è estremamente pericolosa, ecco quali sono i campanelli d’allarme che devono farci insospettire

Esistono persone al mondo particolarmente brave a manipolare gli altri. Tendenzialmente si tratta di persone con un Q.I. elevato nonché degli abili osservatori, che riescono a captare piccoli dettagli, abitudini, momenti di distrazione delle persone, sfruttandoli a loro vantaggio. Di solito i manipolatori sanno mentire in modo convincente, manipolando appunto gli eventi e la realtà a loro piacimento. 

Di solito dispongono anche di una buona dose di fascino che li rende i predatori perfetti: belli fuori, carismatici, in grado di piacere agli altri grazie a personalità e bell’aspetto, mentre le loro intenzioni sono tutt’altro che amichevoli o positive.

La descrizione che vi abbiamo appena dato, oltre a disegnare l’immagine del manipolatore, disegna anche l’immagine dei serial killer. Dovete sapere, infatti, che la maggior parte dei serial killer incarna alla perfezione tutte queste qualità, e rappresentano i manipolatori per eccellenza. Ma non addentriamoci in questo terreno oscuro e torniamo alla manipolazione.

Tutti siamo possibili vittime di manipolazione

Mentre l’arte della manipolazione è una capacità di pochi, tutti quanti siamo possibili vittime di manipolazione.

Infatti, la manipolazione emotiva fa leva su lati al di fuori del nostro controllo razionale, perciò anche la persona più pragmatica e razionale del mondo, potrebbe non accorgersi di essere stata manipolata, o meglio: potrebbe accorgersene solo a cose fatte, unendo i puntini e sentendosi come stordita e confusa da quanto successo. 

I manipolatori di solito sono in grado di sintonizzarsi empaticamente con l’interlocutore, creare una connessione potente ancorandosi al loro lato emotivo, e si dimostrano compassionevoli, propensi all’ascolto e pazienti. In questo modo, si guadagnano automaticamente la fiducia della potenziale vittima che non sospetterebbe mai che la persona tanto gentile e disponibile con cui sta parlando possa in realtà essere uno scaltro manipolatore da cui sarebbe meglio diffidare.

Ma vediamo quali sono i campanelli d’allarme in grado di farci capire che, a prescindere dalle apparenze, la persona che abbiamo davanti è in realtà un manipolatore esperto.

I segnali per smascherare un manipolatore

Ecco tutto quello che un manipolatore emotivo tenderà a mettere in pratica per farti cadere nella sua trappola.

  • Troppa confidenza in poco tempo: di solito chi tende ad avvicinarsi troppo velocemente a te, improvvisamente interessato alla tua vita privata e ai tuoi interessi, potrebbe non essere realmente intenzionato a conoscerti perché ti apprezza come persona, bensì per venire a conoscenza di elementi da sfruttare contro di te per i suoi fini.

    Un manipolatore cercherà di scoprire tutto di te fin dal subito – Unsplash – mentiscura.com

  • Imitazione: per creare una connessione emotiva con te tenderà ad imitare tuoi comportamenti fino ad assomigliarti il più possibile. Si tratta di una tecnica efficace perché l’essere umano è attratto da ciò che gli è familiare, ciò che sente vicino a sé, perciò una persona simile a noi ci risulterà più interessante di qualcuno che è il nostro opposto, soprattutto in una fase iniziale di conoscenza. D’altronde è molto più facile stabilire un legame con chi ha qualcosa in comune con noi, anche se in questo caso ovviamente il manipolatore sta fingendo.
  • Love-bomb: il manipolatore tenderà a riempirti di apprezzamenti e complimenti per entrare nelle tue grazie e guadagnarsi la tua fiducia.
  • Fascino e seduzione: di solito i manipolatori, come abbiamo detto, sono carismatici e di bell’aspetto e hanno imparato a sfruttare questo vantaggio per fare cadere le vittime nella loro trappola. La seduzione è un’arma in più che possono usare come una sorta di veleno in grado di stordire le vittime e renderle più facilmente manipolabili.
  • Auto-vittimismo: comportarsi come la vittima della situazione farà in modo che tu simpatizzerai maggiormente per lui, sentendo il bisogno di farlo stare meglio e prenderti cura di lui.
  • Isolamento: il manipolatore ha bisogno che tu perda ogni altro contatto sociale a parte il suo, così diventerai finalmente più controllabile e non correrà il rischio che qualcuno a te vicino possa farti aprire gli occhi su suo conto. Da soli siamo tutti più deboli e manipolabili.
  • Critiche: la situazione ad un certo punto si ribalta, e il manipolatore comincia a farti mettere in dubbio ogni tua sicurezza e a fare vacillare la tua autostima, facendoti sentire inferiore a lui.
  • Minacce: arriva il momento in cui si sente così importante per te, da minacciare di andarsene e abbandonarti ogni volta che non fai ciò che ti chiede, sfruttando il tuo attaccamento nei suoi confronti e spingendoti a compiere azioni o prendere decisioni contro la tua volontà, pur di non rischiare di perderlo.

Come difendersi da un manipolatore?

Ognuno di noi può essere più o meno predisposto alla manipolazione, questo dipende principalmente dal livello di autostima. Persone più sicure di sé stesse tenderanno ad essere delle prede più difficili da circuire, perché sarà più complesso fare breccia in loro tanto da farle dubitare di loro stesse e delle loro convinzioni. Di contro, persone con bassa autostima, accondiscendenti e particolarmente empatiche, potrebbero risultare delle prede più semplici. 

Ma in tutto questo non bisogna dimenticarci del fattore amore. 

Una persona innamorata è facilmente manipolabile in ogni caso, ecco perché all’interno di una relazione tossica la manipolazione emotiva risulta efficace e pericolosa: il partner manipolatore userà a lungo i sentimenti come arma contro la vittima, sfruttando l’amore che prova nei suoi confronti per indurla a comportarsi esattamente come vuole, minacciandola di andarsene da un momento all’altro se non agirà secondo la sua volontà. L’amore può rendere manipolabile anche la persona più sicura di sé stessa.

La manipolazione emotiva è più facile quando la vittima è innamorata – Unsplash – mentiscura.com

Per difendersi da un manipolatore, che si tratti di un possibile partner, di un amico, un collega o qualsiasi conoscente, bisogna partire tracciando un confine netto: se ti accorgi che un segnale di quelli sopra elencati sta avendo luogo, fai un passo indietro e traccia un confine mettendo distanza.

È difficile contrastare un manipolatore, ma non impossibile. Ricordati di tutelare la tua privacy e di preservare le tue abitudini e i tuoi legami sociali, soprattutto quando una terza persona minaccia di volerli infrangere.

Ciò che sei, che ti rappresenta, deve sempre rimanere tuo e non deve mai diventare di qualcun altro, perché prima di essere amici, fidanzati, conoscenti o colleghi, siamo individui autonomi ed è proprio la nostra autonomia che dobbiamo difendere quando qualcuno tenta di soggiogarci.

Alessia Barra

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