Soffri di attacchi di panico? Ecco i consigli dello psichiatra che possono aiutarti ad affrontarli al meglio.
Negli ultimi anni, sembra che problemi legati ad ansia e ad attacchi di panico siano aumentati esponenzialmente, portando una buona percentuale della popolazione a soffrirne in modo anche serio. Si tratta di un problema che ha molte cause e che spesso sfocia in presenza di situazioni stressanti o in momenti di incertezza, ma che in ogni caso può abbassare di molto la qualità della vita di chi ne soffre.
A tal riguardo, una psichiatra ha condiviso alcuni suggerimenti da mettere in atto quando ci si trova davanti a una crisi. Scopriamo di quali si tratta e come fare a trasformare questo problema in un punto di forza.
Soffrire di attacchi di panico non è affatto piacevole. Quando se ne presenta uno, la mente si annebbia, il cuore batte all’impazzata e si ha la terribile sensazione di non avere scampo e di essere in forte pericolo. Una condizione che per fortuna è reversibile attraverso la psicoterapia. Nell’attesa di avviare un percorso o tra una seduta e l’altra, ci sono però anche dei modi per affrontare un attacco di panico o per cercare, quantomeno, di renderlo meno violento. Consigli che Ana Peixinho, psichiatra al Lusiadas Monsanto ha deciso di condividere.
Imparare a riconoscere per tempo un attacco di panico e porsi nella condizione di affrontarlo invece che di subirlo è sicuramente la prima mossa da compiere per sperare di averne la meglio. Per riuscirci è possibile mettere a punto alcune piccole strategie che possono fare la differenza. La prima è quella di ricordarsi che si tratta di un problema passeggero e che pertanto prima o poi passerà. Nell’attesa che finisca è importante respirare a fondo, controllando il respiro e usandolo per calmarsi.
Ci si può distrarre cercando qualcosa di bello come la musica o un luogo che di solito dona serenità. Esistono poi diversi metodi per tranquillizzarsi. Ci si può ripetere che tutto andrà bene e che ogni problema sta per passare, si può fare una camminata leggera, magari ascoltando della musica.
Si può pensare di chiamare una persona fidata che sa sempre come tranquillizzare e che ha una visione positiva della vita. Inoltre si può pensare a cose belle e a momenti vissuti in piena serenità e lontani dagli attacchi di panico. Ovviamente se si sta già seguendo una terapia può essere utile farsi spiegare altri trucchi dal terapeuta che, in tal senso, potrà darne di personalizzati.
E se ciò non bastasse si può tenere con se un piccolo quaderno nel quale si sono appuntate frasi rilassanti e scritte in un momento in cui si stava bene. Parlare a se stessi, nei momenti di ansia estrema può fare miracoli e ricordare che ciò che si sta vivendo è solo un momento, che è destinato a finire che è già stato superato altre volte e, pertanto, può esserlo ancora.
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