Anche questo eccesso può portare a danni per il tuo organismo. Ecco che cos’è l’iponatriemia e quali sono i sintomi che si manifestano quando si beve troppa acqua.
Con l’arrivo dell’estate e delle temperature molto elevate è molto più facile sudare e perdere liquidi. In questo periodo dell’anno, infatti, tutti i medici consigliano di bere molta acqua, in modo da integrare le perdite e mantenere idratato il proprio organismo.
Tuttavia, nonostante si tratta di un’abitudine importante e fondamentale nella stagione calda, a volte c’è chi esagera. Non tutti sanno che bere troppa acqua potrebbe portare a conseguenze spiacevoli per la salute di tutti. Si tratta dell’iponatriemia e non è affatto una questione da sottovalutare. Vediamo di che cosa si tratta.
Cos’è l’iponatriemia
Bere quantità eccessive di acqua potrebbe portare ad un disequilibrio di sali minerali per il nostro organismo. Si tratta di una condizione che spesso colpisce gli sportivi, i quali tendono a bere molto di più rispetto alla popolazione media. Sono loro a soffrire maggiormente di iponatriemia, una condizione che fa aumentare la sudorazione e produce una modifica del sangue a causa delle alte concentrazioni di sodio e potassio. L’iponatriemia è infatti caratterizzata da un livello troppo alto di sodio nel sangue, causata appunto da un eccessivo consumo di acqua.
Una delle conseguenze di questa condizione è la difficoltà del nostro organismo ad espellerla facilmente, provocando un circolo vizioso piuttosto pericoloso. Tra i sintomi più diffusi dell’iponatriemia vi sono le vertigini e il gonfiore della pelle. Ma potrebbero emergere sintomi anche più gravi, come frequenti crampi muscolari, oppure continui spasmi. La situazione si può aggravare anche in caso di squilibrio elettrolitico molto rilevante, il quale può sfociare nello squilibrio cerebrale. Le conseguenze in questo caso stanchezza cronica e maggior fatica a concentrarsi.
Bere troppa acqua potrebbe rivelarsi un problema anche per la qualità del sonno. Chi soffre di iponatriemia dorme molto meno e male. Questo avviene perché una quantità troppo alta di acqua nell’organismo porta il cervello a rilasciare in maniera spontanea l’ormone antidiuretico, il quale non ci porta ad alzarci continuamente per andare in bagno per fare la pipì, interrompendo quindi il sonno.
Non è affatto raro, inoltre, registrare sintomi quali battito cardiaco irregolare e tachicardia. Per evitare di incorrere nell’iponatriemia è consigliato seguire le indicazioni dei medici e, in linea generale, di consumare dai due a massimo tre litri di acqua al giorno.