I Bonus Donna non si rivolgono solo alle madri con figli a carico. Chiedili subito per approfittare delle cifre forti a disposizione.
Di bonus e agevolazioni dedicate alle donne ne esistono già tanti, ma non si può non fare caso al fatto che siano spesso riservati a una categoria precisa. Per essere più chiari, alle madri che hanno figli piccoli o comunque sotto una certa fascia di età, escludendo una grossa fetta delle donne italiane. Per fortuna ora sono in arrivo delle misure che invece non hanno più questo limite.
Se da un lato è comprensibile che ci siano più misure se si hanno dei minori da sostenere dall’altro ci sono donne giovani che puntano intanto a costruirsi una carriera. Aiutarle a farsi strada quindi è il primo passo perché riescano a rendersi indipendenti e pensare poi a costruire una famiglia. Il calo delle nascite dopotutto è legato anche alle difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro.
In più molti bonus che potevano aiutare in questo senso sia donne che uomini sono pensati per chi lavora come dipendente. Bisogna però pensare anche ai giovani che puntano a creare una propria attività ì, un schiera in cui non mancano le donne. La carenza di aiuti non incoraggia, e anche da questo punto di vista emerge una certa disparità.
Le agevolazioni di cui parliamo sono una serie di bandi dedicati all’imprenditoria femminile, ovvero ad aziende guidate o fondate da donne, per ora ancora scarse in Italia. Il 2024 in particolare vede tre diversi tipi di iniziative che possono venire incontro alle donne più intraprendenti. Ovvero contributi a fondo perduto, sostegni al credito e finanziamenti.
Un esempio è il bando “Oltre Nuove Imprese a tasso zero” per la creazione di piccole startup con partecipazione prevalente, se non totale. Si tratta di un contributo a fondo perduto fino a 3 milioni di euro che possono coprire gli immobili, le attrezzature, le materie prime e anche i costi di personale. Per fare domanda occorre andare sulla piattaforma Invitalia.
Altrimenti c’è un finanziamento agevolato interessante soprattutto per le donne più giovani, ovvero le iniziative Smart&Start. Usandole le imprenditrici al di sotto dei 35 anni infatti possono approfittarne per coprire il 90% delle spese se le loro startup hanno la sede in una regione del Centro o del Sud Italia. L’agevolazione terminerà ad esaurimento fondi.
Infine grazie al Fondo Impresa Femminile le libere professioniste in attività da meno di 12 mesi possono usufruire di contributi a fondo perduto, variabili in base al progetto. Il limite massimo è fissato a 320.000 euro per coprire l’80% delle spese totali.
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