Prossima stagione con un cambiamento storico per quanto riguarda la Champions League: grande sorpresa per i tifosi.
Ancora una volta, la Champions League è stata appannaggio del Real Madrid in questa annata. Ennesimo trionfo dei ‘Blancos’, che hanno sollevato il trofeo per la quindicesima volta nella loro storia. Chi vuole fregiarsi del titolo di campione d’Europa, in qualche modo deve sempre fare i conti con loro.
La caccia alla squadra di Ancelotti ripartirà a settembre, come sappiamo, in una veste totalmente rinnovata. Va in soffitta la Champions League così come la conoscevamo, lasciando spazio a un format rivisitato, pensato per aumentare il numero di partite e lo spettacolo.
Nella fase finale, le squadre passano da 32 a 36 e non ci saranno più i classici gironcini da quattro squadre. Ogni compagine disputerà nella prima fase un totale di otto partite, quattro in casa e quattro in trasferta, contro avversari diversi stabiliti mediante sorteggio e divisi per fasce.
La classifica delle 36 squadre sarà cumulativa. Le prime otto accederanno direttamente agli ottavi di finale, mentre quelle che si piazzeranno dalla nona alla ventiquattresima posizione disputeranno un turno di spareggi su gare di andata e ritorno. Un cambiamento che suscita inevitabilmente grandissima curiosità in tutti gli appassionati. Ma che non sarà l’unico, a quanto abbiamo appreso proprio in questi giorni.
A cambiare, infatti, sarà anche il celebre inno introduttivo delle sfide di Champions. Una musica entrata nell’immaginario collettivo e che significa grandissime sfide e notti di calcio europee al cardiopalma.
L’inno composto da Tony Britten nel 1992 e ispirato all’inno di incoronazione Zadok the Priest, tratto dalla Bibbia di Re Giacomo di Georg Friedrich Handel, è stato immortalato, negli ultimi anni, soprattutto dai tifosi del Napoli con il celebre urlo “The Champions!” in chiusura, poi mutuato da diverse altre tifoserie. Si tratta di una modifica per certi versi sorprendente e che lascia un po’ sconcertati gli appassionati.
La notizia è stata data da Giorgio Marchetti, vice segretario dell’Uefa, al Festival della Serie A che si è svolto nel weekend a Parma. Marchetti ha però chiarito che non si tratterà di un vero e proprio stravolgimento: “L’inno rimane quello, ma il maestro ha fatto qualche piccolo riarrangiamento, chi conosce la musica noterà subito i cambiamenti”. A questo punto, cresce la curiosità anche per questo, per capire se la nuova versione sarà meglio dell’originale.
Il colore burgundy rappresenta una scelta di stile che unisce audacia e raffinatezza, adattandosi a…
La frutta secca un'ottima fonte di proteine, che giocano un ruolo cruciale nel mantenimento della…
Cosa ci spingeva, da bambini, a sviluppare questi sentimenti per personaggi che, in fondo, non…
Ai nostri microfoni, il pornoattore ha parlato del suo spettacolo teatrale e dell’impatto della società…
Secondo un'importante indiscrezione lanciata dal Times, i dirigenti dei principali campionati europei - Premier League,…
Questo esopianeta, chiamato Barnard b, ha almeno metà della massa di Venere e completa un'orbita…