La scala di Beaufort è importantissima, soprattutto per coloro che si avventurano per mare. Ecco tutto quello che c’è da sapere
L’ ammiraglio britannico Francis Beaufort, vissuto tra il 1774 e il 1875, era un abile marinaio, e possiamo dire che abbia passato gran parte delle sua esistenza in balìa delle onde.
Proprio durante le sue avventure per mare probabilmente si accorse di quanto il vento giocasse un ruolo di primaria importanza quando ci si trovava in mare aperto, lontani dalla costa, e decise di ideare una scala in grado di indicare la forza del vento e i suoi effetti sul mare, in modo tale che i segnali di burrasche e tempeste potessero essere interpretati il prima possibile.
Dalla forza del vento, infatti, dipendono l’altezza delle onde e le relative difficoltà che un’imbarcazione si troverebbe costretta ad affrontare. La scala inventata da lui nel 1805 prende proprio il suo cognome, ed è tuttora conosciuta come scala di Beaufort.
L’ ammiraglio Beaufort diede vita ad una scala adatta solo per misurare la forza del vento in mare aperto, dove le onde possono arrivare ad altezze molto più alte rispetto alle increspature riscontrabili lungo la costa.
Questa scala classifica la forza del vento in 13 gradi e venne utilizzata per la prima volta nel 1831, a bordo della Beagle, la nave che ospitava Charles Darwin nel suo giro del mondo alla scoperta dell’evoluzione, per poi essere adottata dall’intero ammiragliato britannico nel 1839.
I valori della scala Beaufort vanno da 0 a 12 e sono accompagnati rispettivamente da:
Ecco perché questa scala è utilizzata principalmente per descrivere burrasche e uragani, qui potete trovare la scheda completa della scala Beaufort.
Ora vediamo tre esempi per rendere l’idea di come viene interpretata la scala:
Riassumendo, la scala Beaufort è una misura empirica della forza del vento, basata sull’osservazione degli effetti del vento sul mare. Dal 1949 la scalda Beaufort ha assunto validità internazionale.
L’ammiraglio Beaufort è stato un importante cartografo ed esploratore britannico, nonché direttore dell’Ufficio idrografico della Royal Navy.
Il mare da sempre esercitò su di lui un fascino enorme, tanto che ad appena 12 anni si imbarcò come marinaio e durante le guerre napoleoniche fu al comando delle imbarcazioni mercantili della Compagnia britannica delle Indie orientali.
Diede vita alla scala Beaufort nel 1805, quando gli venne assegnato il compito di redigere l’idrografia del Rio de la Plata, in America Meridionale. E possiamo dire che sia stata proprio la scala di Beaufort a concedergli l’onore di ricevere il grado di capitano nel 1810.
Le sue avventure per mare continuarono per diversi anni e seguì da vicino l’incredibile viaggio di Charles Darwin. In più, Francis Beaufort fu il responsabile di diverse esplorazioni, tra cui quella di John Franklin, nel continente artico alla ricerca del Passaggio a nord ovest.
Troviamo il suo nome sparso per il mondo, a dare il nome al Mare di Beaufort, nel Mar Glaciale Articola e all’isola di Beaufort, nei mari antartici.
Francis Beaufort fu anche tra i fondatori della Royal Geographical Society e socio della Royal Society, per poi ritirarsi dopo una brillante carriera, nel 1848 a 72 anni, con il grado di contrammiraglio.
Insomma, una vita dedicata al mare, un’esistenza illuminata dalla voglia di conoscere, scoprire e inventare.
La sua curiosità e la sua totale dedizione al mare, lo hanno reso una delle figure più importanti dell’epoca in cui è vissuto e ancora oggi il suo nome è leggenda, proprio grazie alla scala Beaufort, che continua ad essere utilizzata per descrivere e indicare la potenza e la pericolosità di vento e onde.
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