I corvi sono degli uccelli estremamente intelligenti, ecco alcune curiosità che forse non sapevate sulla loro capacità cognitiva ed emotiva
Vi è mai capitato di osservare un corvo? Forse siete abituati a vederlo a bordo strada e a rimanere strabiliati dalla sua capacità di scostarsi dal passaggio della vostra auto, sempre con il tempismo perfetto. O ancora, forse lo avete visto attraversare con tutta calma sulle strisce pedonali.
Ma l’intelligenza dei corvi può essere paragonata a quella umana? In questo articolo scopriremo alcune curiosità legate all’intelligenza dei corvidi e siamo sicuri che alcune caratteristiche del loro modo di ragionare vi stupiranno.
La teoria della mente nei corvi
Ciò che contraddistingue l’essere umano e le scimmie è la teoria della mente, ovvero la capacità di attribuire stati mentali come desideri, intenzioni, credenze, a sé stessi e ad altri individui: riconoscere delle soggettività esterne alle proprie. Ad esempio, io corvo so che tu corvo sai che all’interno dell’albero c’è del cibo, mi nascondo e aspetto di rubarlo.
Questo è un esempio di teoria della mente e riguarda i corvi perché dovete sapere che anche loro, proprio come noi e le scimmie, sono in grado di effettuare questo tipo di ragionamento estremamente sofisticato e sottile, infatti riguarda il saper attribuire a sé stessi e agli altri quella che possiamo definire coscienza.
Gli studi pubblicati su Science riguardo il cervello dei corvi
Uno studio pubblicato su Science e condotto da Martin Stacco della Rhur-University, mette induce quella che è la struttura cerebrale dei corvi, evidenziato il pallio, ovvero una neuroarchitettura estremamente simile a quella della neocorteccia dei mammiferi.
Sempre sulla rivista Science, è stato pubblicato uno studio condotto da Andreas Nieder, dell’Università di Tubinger che dimostra come i corvi siano in grado di percepire in maniera cosciente gli stimoli sensoriali, proprio grazie al pallio.
I corvi hanno la capacità di maneggiare strumenti, comprendere concetti astratti e stabilire nessi causali. Tutti meccanismi estremamente complessi e sofisticati, propri anche dell’essere umano.
Il corvo dimostra anche evidenti capacità empatiche ed un ventaglio emotivo impressionante, tanto che può provare rancore per diversi anni, ricordando alla perfezione i lineamenti della persona che ha fatto loro un torto, e mostrando comportamenti vendicativi.
Nonostante il loro cervello sia drasticamente più piccolo rispetto a quello dei primati, mostra una maggiore densità neuronale, più del doppio di quella dei mammiferi. Questo vuol dire che a parità di volume del cervello, in quello degli uccelli si trovano molti più neuroni.
I corvi conoscono e sfruttano la statistica
Oltre ad avere dei meccanismi mentali ed emotivi del tutto simili a quelli dell’essere umano, i corvi sono dei veri e propri strateghi, in grado di cogliere le probabilità statistiche che un evento possa verificarsi o meno. Sono in grado di prendere decisioni in base alla probabilità di ottenere qualcosa e questa capacità prende il nome di inferenza statistica.
In un esperimento, è stato insegnato a due cornacchie a beccare varie immagini per avere in cambio del cibo, per poi introdurre il concetto di probabilità: lasciare loro libera scelta rispetto a quali beccare, in base alla probabilità di ottenere la ricompensa.
Ecco le parole di Melissa Johnston, che ha preso direttamente parte all’ideazione e all’esecuzione dello studio:
“Abbiamo introdotto il concetto di probabilità, in modo tale che non tutti i colpi su un’immagine si traducevano in cibo. È qui che i corvi hanno compreso gli abbinamenti unici tra l’immagine e la probabilità di ottenere una ricompensa”.
I corvi hanno capito velocemente che ciascuna immagine godeva di probabilità differenti di procurare loro una ricompensa e questo dimostra la loro innata capacità di utilizzare l’inferenza statistica, abilità considerata unica dell’essere umano. A distanza di un mese, i corvi ricordavano ancora le probabilità di ricompensa associate alle diverse immagini.
I corvi e la logica
Questi uccelli sono in grado di utilizzare la logica per ottenere ricompense. Ad esempio, se si pongono davanti a loro due cilindri con livelli differenti di acqua, con del cibo all’interno, i corvi sanno esattamente quali oggetti fare cadere all’interno del cilindro più pieno, in modo tale da avere maggiori probabilità di fare salire in superficie il cibo e nutrirsene.
Stabiliscono, quindi, un nesso causale: sanno quale cilindro consentirà loro di cibarsi, sanno cosa gettare al suo interno per fare aumentare il livello dell’acqua e potersi nutrire.
È impressionante notare come i corvi, considerati animali con caratteristiche estremamente differenti rispetto a quelle umane, possano dimostrare un’intelligenza simile alla nostra, sia da un punto di vista logico e cognitivo, che da un punto di vista emotivo.
La visione antropocentrica in cui l’uomo ha sempre scelto di vivere, ergendosi come punto più alto dell’evoluzione dei viventi, si dimostra fallace: esistono animali pronti a farci ricredere, proprio come i corvi.