È capitato a tutti una volta nella vita di avere a che fare con persone che si atteggiano a vittima, ma possiamo smascherarle senza farci manipolare.
Il motivo principale per cui moltissime persone recitano per tutta la vita la parte della vittima è che, così facendo, riescono a non assumersi alcuna responsabilità, scaricando sugli altri tutti i propri errori e le proprie colpe.
Le persone che scelgono questo tipo di atteggiamento di solito lo portano avanti per tutta la vita e diventano abilissime a manipolare i sentimenti e le reazioni delle altre persone in maniera da non essere mai attaccate e finire sempre (almeno all’apparenza) dalla parte della ragione.
Ovviamente si tratta di un comportamento molto tossico per chi lo subisce e spesso non si sa come gestirlo. In realtà, gestirlo è piuttosto semplice, mentre può essere molto difficile riconoscerlo. Una volta riconosciute le persone vittimiste sarà in realtà molto semplice evitare la loro manipolazione o addirittura liberarsi di loro.
“Ho davvero troppe cose da fare!”, “Se non penso a tutto io!”: le persone che amano fare le vittime tendono a prendersi molti incarichi e apparentemente molte responsabilità allo scopo di sentirsi importanti. Nella maggior parte dei casi però non riescono a fare quasi niente di quello che hanno promesso e, quando devono fornire spiegazioni, dicono che sono state troppo impegnate, che sono oberate di lavoro e che non è colpa loro se non riescono a star dietro a tutto.
“È colpa tua”, “Perché non lo hai fatto? Perché non lo hai detto?”:le persone vittimiste non sono assolutamente in grado di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e delle proprie scelte. Per questo motivo quando sbagliano, e sbagliano spesso, fanno di tutto per far ricadere la colpa sugli altri, arrivando anche a negare l’evidenza.
“Sei bravissima e bellissima!”: le persone che vogliono farsi passare per vittime hanno bisogno di ottenere la massima benevolenza dagli altri, quindi tendono a essere estremamente gentili, a fare moltissimi complimenti spesso esagerati e a tessere le lodi della persona che vogliono conquistare in qualunque momento, tanto da essere addirittura imbarazzanti.
“Ah, stai male? Sapessi a me cos’è successo…!”:le persone che fanno le vittime non riescono ad accettare l’idea che qualcuno ricopra lo stesso ruolo meglio di loro. Capita quindi che, se qualcuno dice di essere in difficoltà, la persona vittimista affermerà sempre di stare in una condizione peggiore, di essere più infelice e meritevole di più supporto.
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