Si tratta di amore o di dipendenza affettiva? I segnali per capire se è un sentimento autentico o meno. Presta attenzione.
Sessuologi, psicologi, psichiatri, sono concordi con l’affermare che l’amore non è altro che un cocktail ormonale che accende l’organismo e la psiche. Soprattutto nella fase iniziale, quella dell’innamoramento, ci si ritrova in balia delle emozioni. Lo tsunami emotivo che travolge gli innamorati dura però poco, sino ai 18 mesi se la relazione è vissuta in modo quotidiano e, non oltre i tre anni se vissuta a distanza. In seguito allo stadio delle “farfalle nello stomaco”, le coppie attraversano il periodo più delicato.
Soltanto coloro che hanno davvero una profonda sintonia, un’attrazione fisica forte e progetti comuni per il futuro passano alla fase dell’amore, gli altri in genere si lasciano, attribuendo la causa all’incompatibilità caratteriale. Ed invece la motivazione è molto più semplice di quel che si pensi, banalmente infatti si esauriscono gli effetti degli ormoni implicati nel processo dell’innamoramento. Può sembrare uno schema semplice ed invece non lo è. Non è detto infatti che tutte le coppie che decidono di restare insieme dopo la fase dell’innamoramento, siano legate da un amore autentico e genuino.
Alcune relazioni si fondano su una dipendenza e non su un sentimento, si tratta di storie che hanno dunque un connotato patologico e, che a poco a poco diventano sempre più tormentate e laceranti. Si sottovalutata questa problematica, ma è importante sapere che chi ne è affetto, sperimenta delle vere e proprie crisi di astinenza lontano dal partner. Ma quali sono dunque i sintomi che debbono far pensare che possa trattarsi di una dipendenza affettiva e non di un amore?
1. Una profonda ambivalenza nei confronti del partner. Il dipendente affettivo sperimenta in modo alternato amore e desiderio e, rancore e rabbia.
2. Senso di colpa. Il dipendente affettivo si sente profondamente in colpa per il rancore che serba nei confronti del partner.
3. Paura di essere abbandonati. Il dipendente affettivo vive nel costante terrore di essere lasciato.
4. Senso di inferiorità nei confronti del partner. Il dipendente affettivo si sente meno attraente, meno interessante e meno carismatico dell’altro.
5. Annullamento di se stessi e della propria vita. Il dipendente affettivo sposta il focus sull’altro e trascura i propri bisogni.
Una relazione che si fonda sulla dipendenza affettiva è tutt’altro che gioiosa. Il dipendente affettivo sperimenta vissuti di inadeguatezza e di inferiorità, sentendosi via via sempre più demotivato e privato dell’energia necessaria per affrontare la vita al meglio. Si tratta di una vera e propria patologia, dunque è necessario rivolgersi ad un professionista della salute mentale che sappia accompagnare il paziente in un processo di consapevolezza e, di guarigione.
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