C’è un errore che molti genitori fanno con i loro bambini e non riguarda l’uso dello smartphone, ma preoccupa gli psicologi.
Nella crescita dei bambini è importante considerare non solo la loro salute fisica ma anche quella psicologica, e non è così semplice capire come comportarsi con loro. Se da un lato oggi i genitori sono più consapevoli degli effetti che alcuni comportamenti hanno sui figli, dall’altro fanno ancora degli errori gravi. Uno di questi in particolare potrebbe dare problemi in futuro.
Per capire di che si tratta pensiamo a come negli anni è variata la giornata dei bambini. Mentre i loro nonni erano abituati a giocare spesso all’aperto fra di loro adesso la loro giornata è più impegnativa di quella di un manager. Dopo la scuola non si va a casa ma più spesso li aspettano le attività sportive, le lezioni di musica e un’altra marea di impegni.
Dare stimoli ai bambini non è di per sé sbagliato, ma lo diventa quando nella loro giornata non esistono tempi morti, ossia dei momenti in cui rilassarsi. Il motivo di frequente non è legato solo a voler dare loro l’opportunità di fare esperienze ma alla paura da parte dei genitori che i bambini si annoino. Peccato che secondo gli psicologi infantili sia proprio ciò di cui hanno bisogno.
Un errore comune ma rischioso con i bambini
La realtà è che proprio la noia può rivelarsi uno stimolo, dato che il bambino deve ingegnarsi per trovare un modo per passare il tempo. Non più con un istruttore o un maestro che gli insegni un gioco ma provando a crearne uno da solo, in autonomia. Se si trova sempre in un contesto dove qualcun altro gli organizza il pomeriggio una volta da solo non saprà più cosa fare.
Se la noia stimola la fantasia, troppi stimoli invece la annullano e rendono i bambini più passivi come atteggiamento. Non è raro vedere che nei brevi momenti di pausa sembrano scontenti, confusi dal fatto che nessuno stia dando loro qualcosa da fare. Ma proprio lasciando loro un po’ di tempo libero dagli impegni si può evitare questa frustrazione.
Certo, non bisogna neppure lasciarli sempre a giocare da soli senza dare loro la possibilità di provare uno sport. Basta trovare il giusto equilibrio tra le attività extrascolastiche e il tempo per…annoiarsi.