Il rubino è una pietra rara color rosso sangue, ecco tutto quello che c’è da sapere su di lei e sul suo potere misterioso
Il rubino è un corindone rosso, e il suo nome deriva proprio dal latino rubens, ovvero rosso.
In natura esistono rubini di diverse sfumature di rosso. A stupire è il suo animo duro, infatti insieme allo zaffiro è la pietra più dura dopo il diamante e la moissanite. Questo aspetto ha sempre affascinato gli amanti delle pietre, infatti il suo colore così caldo e passionale cozza con l’idea che sia così dura e resistente, andando a costituire quasi un ossimoro.
Secondo alcune filosofie orientali, il rubino è in grado di aumentare l’energia vitale di chi lo indossa, infondendo un senso di libertà, energia e gioia.
Ma è anche una pietra che richiama alla passione e all’ardore con il suo colore caldo e avvolgente. Infatti, è una delle pietre che meglio rappresentano il sentimento d’amore profondo e passionale, ecco perché si tratta della gemma perfetta da incastonare in gioielli da regalare alla persona che si ama.
Il rubino, in passato, veniva utilizzato anche per creare talismani in grado di proteggere chi li indossava e per molto tempo è stato considerato come una pietra divina e ancora più preziosa del diamante. Non stupisce perciò che molti gioielli di re e papi siano stati realizzati proprio utilizzando questa gemma preziosa.
Ma se da un lato il rubino viene considerato in grado di diffondere gioia e amore, ci sono delle leggende legate alla sua origine che hanno un sapore più macabro.
Secondo alcune leggende, i rubini nacquero centinaia di anni fa direttamente dal sangue del demone Balam, un potente re dell’oltretomba che guida un intero esercito di demoni.
Invece, secondo alcune leggende greche, il rubino sarebbe in grado di prendere fuoco se esposto al sole, questo probabilmente a causa della sua capacità di riflettere i raggi solari con estrema potenza. Il legame tra rubino e sole era particolarmente diffuso anche nella tradizione indù, secondo cui la casa del Dio Sole sarebbe stata cosparsa di rubini.
In passato, per poter definire una pietra come rubino, si utilizzava come termine di paragone cromatico il sangue di piccione: il rubino doveva assomigliare il più possibile a tale tonalità per essere definito e per aumentare il proprio valore di mercato.
Il rubino esiste in natura in centinaia di tonalità di rosso differenti. La tonalità dipende principalmente dal territorio da cui viene estratto. Ad esempio, in Thailandia il rubino tende ad avere una sfumatura più tendente al blu o al viola, infatti viene estratto dalle ghiaie argillose vicino a Bangkok. In Sri Lanka la sua colorazione è più tendente al lampone, mentre in Tanzania va dal viola al rosso.
In generale, va ricordato che il rubino è una delle gemme più rare, a volte ancora più difficile da trovare rispetto al diamante. Ad oggi viene utilizzato anche in ambito medico, per realizzare laser a scopo chirurgico.
L’estate scorsa è stato raggiunto un vero e proprio record di vendita nella storia del rubino, infatti Estrela de Fura, il rubino più grande del mondo, è stato venduto per 34,8 milioni di dollari, diventando di diritto una delle gemme più costose del mondo di sempre.
Questo portento rosso fuoco è stato estratto a luglio 2022 da una miniera del Mozambico, ma in realtà si trovava in quel punto più o meno da quando è nato il nostro pianeta. Ovviamente le sue dimensioni e la sua antichità hanno fatto schizzare alle stelle il suo volere di mercato.
Insomma, la bellezza e la rarità del rubino affascinano da sempre l’essere umano, il suo colore così caratteristico ricorda il fuoco, l’amore, il coraggio, la passione e per secoli è stato considerato per questo il re delle gemme.
Nel suo colore ci si può perdere, nei suoi riflessi si può ritrovare la gioia e il coraggio, nella sua durezza si può leggere determinazione e perseveranza. C’è poco da aggiungere: il rubino è come se fosse vivo e ci regalasse l’occasione indossandolo di percepire la sua energia vitale.
Ecco le parole scelte da Eduard Josef Gübelin, ricercatore ed esperto di pietre preziose, per descrivere la bellezza di questa gemma:
«Nessun’altra gemma è in grado di suscitare vibrazioni così emotive come il rubino. Questo ‘faro fiammeggiante’ deve la sua popolarità al colore maestosamente abbagliante del fuoco rosso che arde»
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