Una relazione sana è fatta anche di limiti e paletti che bisogna imparare a stabilire nel modo giusto. Ecco come fare
Quante volte avreste voluto fare presente al partner alcune vostre esigenze ma avete preferito non farlo temendo le conseguenze sul vostro rapporto di coppia? Avete sbagliato. Infatti, spesso i limiti che poniamo, i no e le prese di posizione, fanno solo bene alla coppia e di riflesso a chi li stabilisce.
Non stabilire un limite, a lungo andare può creare insoddisfazione e può andare ad inclinare l’equilibrio all’interno della relazione a causa di questioni non toccate e cose non dette. Ma come si fa a mettere paletti e confini nel modo giusto, senza fare stare male la persona che si ama? In questo articolo vi daremo qualche suggerimento per poterci riuscire.
Saper dire di no è importante nella vita privata, nel lavoro e in qualsiasi altro ambito.
Dire di no non significa essere egoisti o poco disponibili verso l’altro, che si tratti del proprio compagno, di un collega o di qualsiasi altra persona, ma significa rendersi conto che le proprie esigenze individuali in quel momento impongono di rifiutare per preservare il proprio benessere psicologico.
Non saper dire di no e disegnare confini entro i quali trovare un rifugio confortante, può indurre uno stato di ansia difficile da combattere e può fare innalzare i livelli di stress.
Siamo abituati a sentire pronunciare in film e romanzi la classica frase: “Hai eretto dei muri attorno a te e io sono pronto a buttarli giù”, detta così suona molto romantica, ma il nostro eroe fa davvero bene a buttarli giù?
Chiariamo meglio il punto: quando questi muri sono insicurezze o limiti che fanno male all’autostima o al proprio benessere psicologico ben venga farli crollare, ma bisogna stare attenti in questa operazione di demolizione: ci sono delle pareti che non fungono da divisione con l’esterno ma come rifugio e occorre lasciarle dove sono, anche in un rapporto di coppia.
Per stabilire dei confini bisogna imparare a focalizzare l’attenzione su determinati aspetti della nostra realtà interiore e non su quelli che potrebbero indurci in errore.
Vediamo insieme come stabilire dei confini positivi:
Quando vuoi dire di no ma non ci riesci, cerca di non pensare ma di percepire come ti senti.
Come ti farebbe sentire accettare la richiesta del tuo partner o la sua decisione senza dire la tua? Se acconsentire provocherebbe uno stato di disagio, vuoto allo stomaco, ansia, metti a tacere i pensieri e le insicurezze o le paure che il rapporto si incrini per un tuo rifiuto o un tuo punto di vista diverso e traccia una linea: “Non la penso come te, secondo me dobbiamo trovare una soluzione diversa”, piuttosto che: “Non mi sento ancora pronto a conoscere i tuoi genitori, andiamo più piano”. Questi “limiti” saranno positivi perché non obbligherai te stesso ad accettare una situazione che in realtà non vorresti vivere in questo momento.
Fissare dei confini può comportare un gran numero di sensi di colpa, soprattutto in chi non è abituato a tracciarne e a dire di no. Questo è normale, ma non bisogna cadere nell’errore di dare troppe spiegazioni nell’estremo tentativo di non fare rimanere male l’altra persona. Perché più spiegazioni darai, più aumenterà il rischio che ad un certo punto tu decida di fare un passo indietro e cancellare il confine pur di recuperare la situazione. Bisogna essere sufficientemente risoluti da capire l’importanza della propria presa di posizione.
Continuare a rimandare il momento della decisione e del relativo “muro”, non renderà più facile porlo. Chiedere più tempo per pensare quando in realtà sai già cosa rispondere non serve a nessuno, né a te che avrai modo di crogiolarti nell’ansia tutto il tempo, né a chi sta aspettando una risposta da parte tua.
Se sai cosa rispondere non avere paura di dirlo ad alta voce, anche se potrebbe provocare una reazione negativa da parte del partner o rischiare di farlo rimanere male.
Più confini traccerai, più sarà facile riuscire a farlo di nuovo. Per una persona abituata ad essere sempre aperta, disponibile e accondiscendente, potrebbe risultare destabilizzante e forzato cominciare a imporsi e fare valere le proprie idee, ecco perché ci vuole un po’ di pratica prima che questo comportamento venga naturale.
Ovviamente non stiamo dicendo che sia necessario snaturarsi: è normale che la personalità di un individuo condizioni il suo comportamento, e una persona disponibile e premurosa probabilmente lo sarà per il resto della vita, ma non per questo dovrebbe auto-condannarsi a un’intera esistenza a dire sì anche quando preferirebbe voltarsi nella direzione opposta e fuggire.
Inizialmente il partner o l’interlocutore abituato a sentirsi sempre dire sì potrebbe dimostrarsi stupito o contrariato rispetto ad alcuni confini stabiliti improvvisamente.
Questo perché le relazioni si basano sul vissuto pregresso condiviso, perciò sarà difficile andare a creare un nuovo equilibrio quando uno dei due membri della coppia comincerà ad approcciarsi in modo differente alla relazione, come in questo caso.
Ma vedetela un po’ come la prova del nove: nel momento in cui smetterete di essere sempre disponibili e comincerete a ritagliarvi la vostra area di comfort all’interno della coppia, capirete se la persona che avete a fianco è pronta ad amarvi tenendo in considerazione i vostri confini. Se così non fosse, meglio averlo scoperto, no?
Ora sapete perché è giusto ergere qualche parete ogni tanto, non per nascondersi, ma per tutelare il proprio benessere quando lo richiede la situazione.
Dire di no, porre dei limiti, vuol dire fidarsi a sufficienza del proprio partner da non temere di essere onesti e di dire la propria, e tutto questo non è una minaccia alla relazione ma un modo per farla progredire e darle una base di verità e onestà che deve sempre esserci all’interno di un legame di coppia.
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