I nostri occhi cambiano colore durante la crescita o rimangono sempre dello stesso colore? La risposta ce la dà la melanina
Vi è mai capitato di guardare delle foto ricordo di quando eravate bambini e notare che i vostri occhi avevano un colore diverso rispetto a quello attuale? Non si tratta della scarsa qualità della foto o di un effetto ottico, ma di pura e sempre verità.
Il colore degli occhi di per sé rimane identico, ma cambia la tonalità. Ad esempio, se avete gli occhi verdi, può essere che da piccoli in realtà fossero marroni. Come mai? Tutto merito della melanina.
Con il passare degli anni la tonalità del colore dei nostri occhi può cambiare, andando a schiarirsi progressivamente.
Questo avviene perché l’iride (la parte colorata dell’occhio), attraversa un processo di atrofia che arriva al culmine intorno ai 60 anni. L’atrofia induce la membra davanti al cristallino a ridursi progressivamente, fino a sparire quasi del tutto. Di conseguenza, anche la melanina scompare. Il risultato è che gli occhi degli anziani sembrano sbiaditi e poco pigmentati.
In più, con la vecchiaia aumentano le probabilità di insorgenza di ulteriori patologie legate alla vista come la ciclite eterocromica di Fuchs e il glaucoma pigmentario, che possono andare a provocare un cambiamento di colore, anche solo di parte dell’iride.
La melanina è l’insieme dei pigmenti prodotti dai melanociti e sono i diretti responsabili del colore della pelle, dei capelli e delle iridi. Chi è affetto da albinismo, soffre di una totale assenza di melanina e presenta capelli bianchi, pelle molto chiara e iride rossastra.
Per quanto riguarda il colore degli occhi, ad alti livelli di melanina corrispondono occhi marrone scuro o neri, mentre a bassi livelli di melanina corrispondono occhi grigi o azzurri, ma anche le tonalità più chiare di marrone.
Nel caso degli occhi verdi, la melanina si dispone in modo particolare, ovvero sia nella parte esterna dell’iride (disposizione tipica degli occhi scuri) che nella parte più interna dell’iride (disposizione tipica degli occhi chiari).
Alcune persone presentano una caratteristica molto rara, chiamata eterocromia. Si tratta di un fenomeno che contraddistingue il colore degli occhi dell’1% della popolazione mondiale, e corrisponde ad avere gli occhi di due colori diversi.
In questo caso, gli occhi presentano diversa qualità di melanina, che comporta al manifestarsi di due tonalità di iride anche molto diverse tra loro.
Quando nasciamo abbiamo tutti gli occhi dello stesso colore, di una tonalità a metà tra il blu e il grigio. Questo perché i melanociti dei neonati non si sono ancora sviluppati e quindi l’iride risulta non pigmentata. Una volta usciti dalla pancia della mamma, l’esposizione alla luce esterna permetterà ai melanociti di svilupparsi.
Intorno ai due anni di vita, il colore degli occhi si stabilizza e comincia il lento e progressivo cambiamento dei livelli di melanina, fino ad arrivare alla vecchiaia, in cui i livelli di melanina degradano del tutto a causa dell’atrofia dell’iride. In sintesi, non è mai il colore degli occhi a cambiare ma la loro tonalità.
Secondo David Mackey, professore di oftalmologia dell’ University of Western Australia, una grave lesione all’occhio può andare ad alterare non solo la tonalità dell’iride ma proprio il colore.
“Ciò potrebbe capitare se c’è molto sangue all’interno dell’occhio, che va a macchiare alcune parti. In alcuni casi, invece il pigmento si sparpaglia un po’ ovunque e poi si deposita, alterando il colore originario.”
In poche parole, il sangue dovuto al trauma o alla lesione, potrebbe andare a intaccare il colore dell’iride in alcune sue parti, oppure potrebbero essere gli stessi pigmenti a cambiare disposizione all’interno dell’iride in seguito all’evento traumatico.
In conclusione, possiamo dire che tutti nasciamo con gli occhi dello stesso colore, e saranno i nostri livelli di melanina a decretare di che colore diventeranno successivamente. Gli affascinanti occhi azzurri color mare e gli occhi marroni, hanno la stessa identica origine, cambia solo la quantità di pigmentazione a la sua distribuzione nell’iride. Crescendo, il colore si stabilizza attorno ai due anni, ed è solo la tonalità a subire delle alterazioni fisiologiche.
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