Il sexting è sempre più diffuso, ma di cosa si tratta davvero, e perché può essere rischioso praticarlo? Scopriamo di più su questo fenomeno
In un mondo sempre più digitalizzato, anche il sesso si può fare online e a distanza.
Stiamo parlando del fenomeno del sexting, ovvero creare una tensione sessuale a distanza mediante l’utilizzo di messaggi spinti, fotografie o video mandati al proprio partner o a una persona per cui si prova interesse.
Prima di tutto, bisogna precisare che se si tratta di adulti consenzienti, non c’è nulla di illegale in tutto questo. Ma probabilmente avrete sentito parlare del sexting in merito a tematiche decisamente più negative, che si avvicinano molto di più al revenge porn.
Ma andiamo con ordine e scopriamo prima di tutto che cos’è il sexting e quali sono i suoi benefici, dopodiché andremo ad analizzare l’altra faccia della medaglia, ovvero le potenziali conseguenze negative e come fare a non correre il rischio che contenuti privati vengano divulgati contro la vostra volontà.
La parola sexting è un neologismo che fonde la parola “sex” e “texting” propriamente potremmo tradurla con “messaggiare riguardo al sesso” o “scrivere messaggi con contenuti erotici”.
Il sexting si basa su uno scambio consensuale, consapevole e volontario di messaggi di testo, immagini, video o messaggi vocali con allusioni sessuali più o meno esplicite, ed è un ottimo modo per fare funzionare una relazione a distanza.
Inoltre, il sexting consente anche di riaccendere la passione e il desiderio in persone che stanno insieme da molto tempo e avvertono un cambiamento in negativo a livello di attrazione e desiderio sessuale nei confronti del loro partner. Il sexting consente di ravvivare la vita sessuale di coppia e di aggiungere un po’ pepe e novità a quella che può venire percepita come una routine poco avvincente.
Nel caso in cui una persona viva negativamente il contatto fisico, o più specificatamente l’atto sessuale, anche con il proprio partner, il sexting può servire come abituazione: per ritrovare il desiderio e vivere con meno ansia e stress il rapporto fisico, si può provare a sfruttare il sexting per un periodo, e arrivare gradualmente al contatto reale.
Il sexting è un fenomeno che si è diffuso recentemente, infatti è strettamente collegato all’aumento dell’utilizzo degli smartphone e di piattaforme dedicate alla chat, come Whatsapp o i DM di Intagram.
Un esperimento condotto dalla National Campaign to Prevent Teen and Unplanned Pregnancy, che ha coinvolto 630 giovani adulti di età compresa tra i 20 e i 26 anni e 650 adolescenti under 19, ha messo in luce che il 33% dei giovani adulti e il 20% degli adolescenti ha inviato almeno una volta delle immagini sessualmente esplicite.
Per quanto riguarda il sexting in Italia, fonti autorevoli indicano che il 32% di uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 40 anni ha ricevuto o inviato immagini pornografiche.
Ricordiamo che il sexting può essere più o meno esplicito: messaggi come “Non sai cosa ho in serbo per te stasera” o “Ti sto pensando in questo istante mentre sono sdraiata a letto”, di per sé non contengono alcun contenuto sessuale esplicito né tantomeno delle foto di nudo, ma rientrano comunque nella categorie di sexting.
L’importante è non fare mai nulla contro la propria volontà e sentirsi sempre liberi di vivere la propria sessualità con il partner senza disagi. Se ricevere o inviare foto di nudo fa piacere al tuo partner ma non a te, parlatene e trovate un compromesso che vada bene ad entrambi.
Ora che abbiamo spiegato in cosa consiste il sexting, è bene parlare di quello che è il lato oscuro dell’inviare un certo tipo di messaggi, soprattutto quando si tratta di fotografie o video espliciti.
I casi di cronaca parlano di suicidi di giovani donne avvenuti a causa della condivisione di foto compromettenti che le ritraevano, inviate al partner privatamente come forma di sexting, che sono poi state divulgate senza consenso come vendetta per una separazione.
Questo fenomeno prende il nome di revenge porn, e consiste nel divulgare senza consenso materiale sensibile. Gli effetti di tutto questo possono essere devastanti per una persona adulta, immaginate per un adolescente.
Le vittime principali del revenge porn sono le donne, e statisticamente sono quasi sempre ex partner di sesso maschile a condividere foto inviate privatamente dalle proprie ex compagne. Ecco perché bisognerebbe sempre seguire delle regole importanti quando e se si decide di cimentarsi nel sexting.
Esistono degli accorgimenti da mettere in pratica per tutelare la propria privacy quando si fa sexting, eccone alcuni da non sottovalutare mai:
Screenshot di chat, foto e video condivise sui social non potranno mai più essere cancellate. Ciò che viene gettato in pasto a internet, resta all’interno di internet. Ecco perché è importante scegliere di fare sexting solo con persone di fiducia.
Il fatto che il sexting sia una pratica diffusa anche tra gli adolescenti è un fattore di rischio, perché non solo si tratta di minori ma perché potrebbero dimostrarsi meno attenti e selettivi nello scegliere con chi condividere contenuti privati.
In quest’ottica l’unica soluzione è informare le nuove generazioni sul rischio di condividere materiale pornografico e insegnare loro a non sottovalutare mai le possibili conseguenze sulla loro vita e sul loro benessere psicologico.
Il sexting non è altro che una declinazione della digitalizzazione onnipresente nella nostra società. E, come ogni cosa, ha i suoi pro e i suoi contro: se a livello sessuale può essere utile per sbloccarsi e ritrovare l’intimità perduta con il proprio partner, può essere anche potenzialmente distruttivo.
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