Riconoscersi allo specchio, implica la presenza della consapevolezza di sé. Scopriamo se i cavalli ci riescono oppure no
I cavalli sono animali estremamente intelligenti, fieri e potenti. Si tratta di animali che hanno sempre accompagnato l’uomo nel corso della storia, che si trattasse di andare in guerra o di arare la terra, il cavallo è sempre stato lì, pronto ad aiutare l’uomo come un amico silenzioso e affascinante.
L’intelligenza del cavallo è scientificamente provata: i cavalli riescono a memorizzare concetti e categorie e ad interagire con i propri simili in modo sensibile ed empatico. Inoltre, riescono a riconoscere le emozioni umane solamente dalle espressioni facciali delle persone. Insomma, l’intelligenza certo non manca a questi animali maestosi, ma saranno anche in grado di riconoscersi allo specchio?
Il test dello specchio
Riconoscere sé stessi allo specchio implica una certa consapevolezza di sé. Nell’essere umano questa capacità subentra intorno ai 18 mesi.
Nel corso degli anni, il test dello specchio è stato effettuato con diversi animali, soprattutto scimmie. Il test consiste nel fare un segno sul muso o sul corpo dell’animale, in una posizione visibile allo specchio.
Se l’animale cerca di togliersi questo segno, significa che riconosce sé stesso nella superficie riflettente e che, quindi, possiede una certa consapevolezza di sé: sa di essere l’individuo nello specchio e non un altro suo simile.
“La capacità di riconoscersi allo specchio è indica la presenza di auto-consapevolezza, lo sviluppo di questa capacità dal punto di vista evolutivo e adattativo è associato alla complessità del sistema sociale cui l’individuo appartiene nonché a sofisticate abilità cognitive che gli permettono di gestire al meglio le relazioni”
Cavalli e test dello specchio
Alcuni ricercatori dell’Università di Pisa, guidati da Elisabetta Palagi, studiosa di cognizione animale, hanno scelto di sottoporre a questo test anche il cavallo.
Ad essere sottoposti al test sono stati quattro cavalli dell’Italian Horse Protection Center, ovvero un centro di recupero per animali maltrattati in provincia di Firenze.
Svolgimento del test
Sulla ganascia (ovvero la guancia) destra o sinistra degli animali, è stata dipinta una “X” in blu e successivamente in giallo (mark test).
L’esperimento di controllo, invece, prevedeva che venisse disegnata una “X” con del gel da ecografia trasparente, per verificare che l’eventuale reazione del cavallo non fosse più relata al contatto ricevuto piuttosto che allo stimolo visivo.
È stato montato uno specchio sul recinto in cui si trovavano gli animali e tre cavalli su quattro si sono fermati davanti allo specchio più a lungo quando avevano la guancia disegnata, strofinandosi poi sulla staccionata nel tentativo di togliersi il segno.
Cosa che invece succedeva di rado nell’esperimento di controllo. I cavalli, inoltre, dopo essersi specchiati, cercavano dietro lo specchio l’eventuale presenza di un loro simile, come a voler verificare che il riflesso fosse davvero il loro e non ci fosse un altro cavallo nei paraggi.
Conclusioni dell’esperimento
I dati raccolti sembrano confermare l’ipotesi che i cavalli riescano effettivamente a riconoscere il loro riflesso nello specchio, tuttavia gli indizi sarebbero insufficienti:
“La frustrazione per non riuscire a rimuovere il segno colorato potrebbe aver fatto perdere la motivazione agli animali, nonostante questo possa essere perfettamente percepito come presente sul proprio corpo”
Ha dichiarato Paolo Baragli, uno degli autori dello studio e sottolinea l’esigenza di esaminare più dati per capire meglio se il test può essere considerato attendibile o meno.
Mentre, Elisabetta Palagi sostiene che, in ogni caso, questo esperimento è una conferma del fatto che le capacità cognitive del cavallo siano estremamente alte:
“Per quanto il dibattito sulla consapevolezza di sé negli animali sia ancora aperto, il lavoro rappresenta un punto di svolta negli studi cognitivi che riguardano il cavallo. Pur non potendo asserire con certezza che essi siano del tutto auto-consapevoli, certamente risultati così chiari nell’uso dello specchio inseriscono il cavallo nella risicata lista di animali le cui capacità cognitive meritano di essere investigate e possono continuare a sorprendere. Considerata la presenza di questa specie nella vita dell’uomo e i suoi impieghi in una moltitudine di campi, conoscere e rispettare le abilità del cavallo e le sue esigenze etologiche è obbligatorio, oltre che necessario”
Problematiche alla base del test dello specchio
Il fatto che alcuni animali non diano segni di riconoscersi allo specchio, potrebbe essere dovuto alle differenze tra le specie. Infatti, potrebbe essere che in realtà si riconoscano allo specchio ma semplicemente non mettano in atto alcuna azione per pulire la zona disegnata.
Ad esempio, alcuni gorilla, che rientrano tra gli animali più intelligenti del mondo, non hanno dato segnali di essersi effettivamente riconosciuti allo specchio, forse perché per loro guardare negli occhi un altro individuo è un atteggiamento aggressivo, motivo per cui sarebbero spinti a distogliere lo sguardo quando vedono il loro riflesso allo specchio.
Insomma, il cavallo sembra avere dato ancora una volta prova della sua abilità cognitiva. Non ci resta che attendere risultati ancora più completi, in grado di confermare o smentire una volta per tutte l’effettiva capacità di riconoscimento di questo animale straordinario.