Una pratica diffusa negli ultimi anni specialmente negli uffici, ma il quiet quitting è un fenomeno che può investire anche una relazione: scopriamo come.
Il quiet quitting è diventata ormai una pratica conosciuta relativamente al mondo del lavoro, ma sta emergendo un nuovo fenomeno, molto simile, che riguarda invece l’ambito relazionale relazioni. Questo consiste sostanzialmente nel fare il minimo necessario e di riuscire comunque a mantenere un lavoro o, in questo caso, una relazione.
Come accorgerti se tu, o il tuo partner, state abbandonando la relazione
Ci sono quattro aspetti della relazione che possono offrire indizi sul fatto che tu stia vivendo una relazione in cui il tuo partner, o te stesso, state lentamente lasciandovi andare:
Fare il minimo: Il quiet quitting consiste nel mettere in atto il minimo sforzo nella relazione. Vuoi trascorrere il minor tempo possibile con il tuo partner, ti ritrovi a fare progetti solitari e scopri di non preoccuparti di lasciare il tuo partner da solo. Chi vive questa situazione spesso sente che c’è poco speranza che la loro relazione possa essere ravvivata, e questo senso di futilità li tiene lontani dall’esprimere le proprie opinioni o esigenze.
Cuore vs testa: Quando sei innamorato, sia il cuore che la mente sono focalizzati sul tuo partner. Ma se stai abbandonando la relazione, quando pensi al tuo partner, il tuo cuore non risponde, la relazione sembra, e la tratti come, un obbligo. Non solo il cuore si chiude nei confronti del partner, ma anche il corpo lo fa. Una situazione de genere può portare infatti a cercare scuse per evitare l’intimità e i rapporti sessuali.
Solo un contratto: La tua prospettiva sul matrimonio e il tuo legame con il partner passa da “felici e contenti” o “amore corrisposto” a qualcosa di più simile a una relazione d’affari, con un contratto difficile da rompere. Il quite quitter potrebbe quindi pensare a come sarebbe vivere da single, fantasticando su una nuova vita che non includa il partner.
Apatia o mancanza di cura: il contrario dell’amore non è l’odio; è l’apatia. Quindi, paradossalmente, potresti trovarti a litigare o dissentire meno di quanto facevi prima, il conflitto richiede energia, e non senti che la relazione valga l’investimento di tempo speso. Ti occupi delle tue esigenze e pensi che il tuo coniuge possa badare a sé stesso, oppure se il tuo partner sta lasciando andare la relazione, noterai che non farà più le piccole cose per te che faceva prima, e ha perso interesse per le discussioni.
I parallelismi con il mondo del lavoro
Cosa vogliono i quite quitter da una relazione quindi? La ricerca suggerisce che nell’ambiente lavorativo i dipendenti si dimettono a causa del burnout, della mancanza di opportunità di crescita e sviluppo, di una cattiva leadership e di un riconoscimento insufficiente per il loro lavoro. Queste cause sono probabilmente molto simili alle ragioni per cui i coniugi abbandonano silenziosamente i loro matrimoni. Nel rispondere al quite quitting nel mondo degli affari, si incoraggia il leader a cambiare il proprio modus operandi in modo tale da dimostrare il loro impegno e interesse nei confronti dei dipendenti. Anche in questo caso si tratta di una situazione applicabile alla propria relazione, sempre che, ovviamente, la si voglia portare avanti.