Questo cibo ibrido, che assume un colore rosa pallido durante il processo di coltura cellulare, contiene più proteine e grassi rispetto a un riso standard
Gli scienziati della Yonsei University, in Corea del Sud, hanno inventato quello che ritengono essere un alimento sostenibile e ad alto contenuto proteico. Si tratta di “riso di manzo”, ovvero prodotto dalla coltivazione di cellule di bovino all’interno di grani di riso. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Matter.
Questo cibo ibrido, che assume un colore rosa pallido durante il processo di coltura cellulare, contiene più proteine e grassi rispetto a un riso standard e allo stesso tempo ha una bassa impronta di carbonio, ovvero la quantità di gas ad effetto serra emessi in atmosfera durante il processo di produzione è limitata. Per questo chi lo ha inventato lo vede come una potenziale alternativa alla carne in futuro.
Il riso di manzo è stato prodotto inserendo delle cellule staminali muscolari e adipose di origine bovina all’interno di chicchi di riso, che sono poi state lasciate crescere in una piastra di Petri. Poiché i chicchi di riso sono porosi e hanno una ricca struttura interna, le cellule vi possono crescere in modo simile a come farebbero all’interno di un organismo. Un rivestimento di gelatina – in questo caso derivata dal pesce – aiuta ulteriormente le cellule ad attaccarsi al riso.
Anche se il riso di manzo potrebbe sembrare una forma di cibo geneticamente modificato, non vi è alcuna alterazione del DNA di piante o animali. Questo processo si configura come un tipo di carne coltivata in laboratorio, in cui però la coltivazione avviene all’interno del chicco di riso. Nell’articolo pubblicato sulla rivista Matter, i ricercatori dell’Università di Yonsei spiegano che il processo messo a punto è simile a quello utilizzato per fare un prodotto che attualmente è già in vendita a Singapore, ovvero una carne coltivata all’interno di Proteine Vegetali Testurizzate (TVP) a base di soia. La soia e le noci infatti sono i primi alimenti che sono stati utilizzati per la coltura di cellule animali, dicono, ma la loro utilità è limitata perché sono allergeni comuni e dal punto di vista cellulare non hanno tanto potenziale quanto il riso.
I valori degli apporti nutrizionali per il riso di manzo sono attualmente bassi, ma i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Chimica e Biomolecolare dell’Università di Yonsei dicono che con un’ulteriore ottimizzazione, più cellule e quindi più proteine potrebbero essere sistemate all’interno del chicco di riso. Nel dettaglio, il riso ibrido contiene 3890 milligrammi di proteine e 150 milligrammi di grassi per 100 grammi – solo 310 milligrammi in più di proteine e 10 milligrammi in più di grassi rispetto al riso standard.
“Anche se i chicchi di riso ibrido hanno ancora un contenuto proteico inferiore a quello della carne bovina, i progressi nella tecnologia in grado di espandere la capacità cellulare dei chicchi di riso miglioreranno senza dubbio gli apporti nutrizionali del riso ibrido”, hanno affermato i ricercatori nel loro articolo. Gli scienziati ritengono inoltre che il prodotto potrebbe essere messo in vendita a buon mercato.
Nexting ha come obiettivo primario quello di portare innovazione nel settore del broadcasting sportivo Nexting,…
Grazie all’introduzione del robot ILY, il primo sistema robotico per la chirurgia intrarenale del Centro-Sud…
Ieri la McLaren ha vinto il campionato costruttori grazie alla performance impeccabile di Lando Norris,…
A 30 anni dalla morte di Ayrton Senna, il pilota che ha conquistato il cuore…
Nel mondo, soltanto il 2% della popolazione ha gli occhi verdi. Ecco perché sono così…
Molti pensano che parlare da soli non sia normale, ma se fosse un meccanismo utile…