Le pellicole sono il mezzo migliore per proteggere al meglio lo schermo del vostro cellulare. Ma quanti tipi di pellicole esistono? Quali sono le migliori? Ecco le risposte a tutte le domande a riguardo
Nonostante la ricerca stia continuando a migliorare la resistenza crescente degli schermi degli smartphone, l’utilizzo della pellicola protettiva rimane a dir poco essenziale. La scelta della pellicola adatta non è automatica poiché sul mercato ne esistono di diverse tipologie e di diversi materiali. I materiali impiegati per queste protezioni sono diversi, tutti con caratteristiche diverse. Esaminiamo più da vicino le caratteristiche di questi materiali e cerchiamo di capire quali siano le migliori pellicole da comprare.
I cellulari negli anni si sono evoluti moltissimo, e a oggi non sono più meri strumenti per le comunicazioni di base come chiamate e messaggi di testo. I moderni smartphone, infatti, sono diventati dispositivi versatili: scattano foto, registrano video, agevolano le interazioni sociali, archiviano dati e ne consentono la condivisione, ma le loro funzionalità vanno ben oltre. Oltre all’intrattenimento e all’uso dei social media, una parte significativa degli utenti sfrutta gli smartphone anche per svolgere attività lavorative, il che ne aumenta l’importanza. I dispositivi più recenti offrono funzionalità simili a quelle dei computer, grazie all’introduzione di applicazioni e programmi per l’editing fotografico, grafico e di scrittura. Questo giustifica in parte i costi sempre più elevati degli smartphone, ma rende anche essenziale proteggerli.
In questo contesto, la pellicola protettiva per smartphone svolge un ruolo fondamentale: protegge lo schermo da graffi, urti e danni accidentali, preservando così l’integrità e il valore del dispositivo. Ma cosa sono queste pellicole? E a cosa è dovuta la loro importanza?
Ad oggi, nonostante i considerevoli progressi, nessun produttore è stato in grado di sviluppare uno schermo indistruttibile. Nonostante il costo elevato, una volta superata la fase iniziale in cui viene trattato con cura quasi maniacale, lo smartphone viene spesso maneggiato in modo approssimativo: lo si mette in borsa, sul tavolo, in tasca, sul sedile dell’auto, senza prestare molta attenzione agli oggetti con cui potrebbe entrare in contatto o alle cadute che potrebbero verificarsi.
Ecco perché l’acquisto di una pellicola protettiva per smartphone non è solo importante per preservare lo schermo, ma dovrebbe essere considerato fin dall’acquisto del dispositivo. Inoltre, non bisognerebbe mai risparmiare sulla qualità della pellicola protettiva.
Le pellicole protettive per smartphone hanno riscosso un notevole successo, diventando un settore in cui la domanda non risente delle crisi economiche. L’industria ha sviluppato una varietà di modelli che si adattano alle esigenze e ai gusti dei consumatori. Queste pellicole, realizzate in diversi materiali, fungono da secondo schermo, proteggendo quello originale da urti, graffi e cadute, e garantendo nel tempo prestazioni ottimali del touch screen. Ma quali sono i materiali principali con cui vengono prodotte le pellicole?
Le pellicole in policarbonato rappresentano il passo successivo rispetto alle tradizionali pellicole in plastica. In passato, le protezioni sottili in plastica offrivano solo una difesa contro i graffi, ma risultavano inefficaci in caso di caduta del cellulare. Oggi, se si chiede in un negozio una pellicola in plastica, è probabile che venga proposta una in policarbonato. Il policarbonato, una plastica dura utilizzata anche per le lenti degli occhiali da vista o gli obiettivi delle macchine fotografiche, rappresenta un’alternativa al vetro con vantaggi significativi e risoluzione di alcuni svantaggi. Rispetto al vetro, il policarbonato offre una trasparenza simile, ma è meno fragile, più leggero e soprattutto più economico.
Tra le pellicole protettive, le più popolari sul mercato sono quelle in vetro temperato. È importante notare che gli schermi dei telefoni cellulari moderni sono già realizzati in vetro temperato. La pellicola in vetro temperato applicata sul display serve a proteggere lo schermo in caso di caduta accidentale, sacrificandosi al suo posto. Quando il vetro temperato si rompe, lo fa in molti piccoli frammenti. La caratteristica principale del vetro temperato non è solo la resistenza alle cadute, ma soprattutto la resistenza ai graffi. Questo materiale subisce un trattamento termico chiamato tempra, che lo rende più duro e meno soggetto ai graffi. Le pellicole possono essere etichettate con la dicitura “9H”, riferita alla scala di Mohs, che classifica i materiali in base alla loro durezza. Ad esempio, il diamante ha un valore di 10, essendo il materiale più duro. Alcuni vetri temperati sono progettati per essere estremamente resistenti attraverso tecniche speciali, come la sostituzione degli atomi con altri di dimensioni maggiori durante il processo chimico di produzione, inducendo il vetro a uno stato precompresso. Questa tecnologia viene impiegata non solo nelle pellicole di protezione, ma anche negli schermi stessi. Tuttavia, uno svantaggio del vetro temperato è la sua incompatibilità con gli schermi curvi, poiché manca di flessibilità sufficiente per adattarsi a tali superfici.
Una recente evoluzione nel mondo delle pellicole protettive riguarda quelle in idrogel, introdotte solo negli ultimi anni sul mercato. Queste pellicole offrono due vantaggi rispetto al vetro temperato: sono flessibili e più sottili. L’idrogel ha una consistenza morbida e appiccicosa, simile al materiale utilizzato per le lenti a contatto e i cerotti per il trattamento della pelle. Gli idrogel vengono creati attraverso processi chimici di reticolazione dei polimeri in laboratorio. Questi processi producono catene di polimeri con molecole disperse in acqua, creando una struttura gelatinosa. L’idrogel è un sistema in cui due fasi coesistono, una dispersa nell’altra, conferendogli una particolare fluidità. Un altro vantaggio dell’idrogel è la sua tendenza ad “autoripararsi”. Durante l’uso normale dello smartphone, il calore emesso tende a rendere l’idrogel più fluido, permettendo di riempire i piccoli solchi generati dai graffi superficiali. Questa caratteristica fa sì che le pellicole in idrogel siano apprezzate anche per la loro capacità di auto-riparazione.
Oltre ai materiali esistono anche altre caratteristiche che diversificano le pellicole tra loro, ma in questi casi si tratta di differenze puramente estetiche. Tra queste troviamo: l’opacità, la lucidità, la cosiddetta funzione “privacy” (che permettono di “nascondere” lo schermo a chi guarda il cellulare da un’angolazione diversa da quella frontale) e molte altre ancora. Il consiglio fondamentale è quello di garantire che la pellicola per smartphone copra completamente lo schermo senza lasciare angoli scoperti. Inoltre, è fondamentale assicurarsi che la pellicola non influisca sulla funzionalità del touch screen. Perciò, una volta applicata sul display, non dovrebbero esserci bolle d’aria, poiché oltre a essere poco gradevoli esteticamente, compromettono la funzionalità e possono danneggiare lo schermo.
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