Gli anaffettivi sono capaci di innamorarsi, ma non di amare. Il motivo? Sono due stati emotivi differenti. Tutto ciò che c’è da sapere.
Capita spesso di imbattersi in relazioni che partono in modo idilliaco, ma che stentano a decollare. Sono quelle storie che restano sospese in un limbo, non arretrano e non progrediscono. Tutto si ferma alla fase iniziale, come se ci fosse in ballo un eterno corteggiamento e seppur le sensazioni siano molto forti, la relazione non si tramuta mai in un legame solido e stabile.
Non di rado, coloro che restano invischiati in situazioni del genere sono molto sensibili all’abbandono e al rifiuto e tali problematiche risultano essere esasperate dall’atteggiamento del partner anaffettivo. Per questo la storia appare molto intensa e passionale. Ma chi sono gli anaffettivi e come riconoscerli? Con questo aggettivo si fa riferimento a persone che non sono capaci di dare amore, tuttavia riescono ad innamorarsi. Di fatto, l’innamoramento è cosa ben lontana dall’amore. Il primo consiste in una vera e propria alterazione psicofisica dovuta all’incremento degli ormoni in circolo: ci si sente infatti più euforici, motivati, felici e cresce l’appetito sessuale nei confronti dell’altro.
Tuttavia, anche una piccola ed innocente mancanza dell’altro in questa fase può per far sprofondare l’innamorato in veri e propri drammi. Il cocktail emozionale dura dai 6 mesi ad un massimo di 3 anni, poi inevitabilmente lo tsunami emotivo sfuma ed è a questo punto che coloro che hanno un’interiorità centrata ed integra sviluppano amore, ove ci sono i presupposti per far funzionare il rapporto. Significa che se la relazione è sana, le persone capaci di amare sperimentano sentimenti di affetto, di cura verso l’altro. Chi invece ha delle problematiche intrinseche di personalità, terminata la fase dell’attaccamento iniziale, si allontana repentinamente poiché non è in grado di donarsi all’altro.
Gli esperti ritengono che da un punto di vista psicoterapeutico l’essere anaffettivo non può essere comparato ad un blocco emotivo che si verifica in seguito ad eventi traumatici, bensì è un lato caratteriale del soggetto. È possibile che la persona anaffettiva cambi? Dipende dai casi, se le limitazioni emotive sono significative il cambiamento potrebbe non avvenire mai. Alcune persone si chiedono poi se sia possibile distinguere le persone anaffettive da quelle che non presentano questo tratto caratteriale. Sì, come accennato, gli anaffettivi sono uomini o donne che faticano ad instaurare relazioni profonde e che rifuggono dalla creazione di legami emotivi intensi.
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