Scienze

Hai meno di 2 mesi per prevenire questo disturbo: ne soffrono in tantissimi

Si tratta di un problema che può sopraggiungere per una questione legata ad un fattore stagionale, ecco come prevenirlo per non soffrire.

Un vero e proprio problema che può riguardare chiunque, ecco che il disturbo affettivo sragionale, SDA, può davvero provocare uno stato di irrequietezza. Tanto è vero che si tratta di una vera e propria alterazione psicofisica legata strettamente al cambiamento di stagione. Un problema largamente diffuso a causa dell’arrivo della primavera o dell’estate (il summertime sadness), ma diffusissimo anche con autunno e inverno.

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Hai meno di 2 mesi per prevenire questo disturbo: ne soffrono in tantissimi- mentiscura.com

Per questo, per chi risente negativamente della primavera, mancano ancora due mesi, utili questi ultimi per prepararsi al meglio ad affrontare tale ostacolo. Si tratta di una serie di sintomi sottoinsieme dei disturbi umorali che portano a soffrire soprattutto con la venuta della primavera o con quella dell’autunno. Sopraggiunge un costante bisogno di rintanarsi, di dormire, a causa di una stanchezza definibile mentale e fisica insieme.

Ecco quali sono i disturbi del SAD e come superarli

L’insonnia è un vero e proprio bastone tra le ruote di questa condizione, che porta spossatezza, astenia, eccessivo appetito o inappetenza. Ad essere colpiti di questa condizione soprattutto gli abitanti degli Stati nordici, che sembrerebbero essere predisposti geneticamente a tale disturbo. Il cambio stagione sarebbe considerato un vero e proprio momento critico per le persone che soffrono di questo passaggio.

Molte persone stanno male per il cambio di stagione – mentiscura.com

Tale disturbi affettivo stagionale non viene annoverato come una patologia, ma un fattore in più facente parte della sfera della depressione. Per questo è necessario che ci sia un esperto pronto a valutare e individuare gli episodi depressivi e capire in quale parte dell’anno questi si verificano di più. Lo specialista può valutare nella fattispecie se agire con un trattamento basato su una terapia specifica farmacologica con ipnotici, farmaci antidepressivi o altro.

Non solo, una dieta bilanciata e ricca di vitamina D può essere consigliata. Ancora, diffusa la terapia luminosa che consiste nel sottoporre il paziente ad una seduta di 20-60 minuti in cui deve tenere occhi aperti sottoposti a luce blu, senza che quest’ultima sia fissata. Anche la terapia di somministrazione di aria ionizzata può essere utile. Infine, ma non per importanza, lo sport: mantenersi attivi ricuce notevolmente l’incidenza del problema. Mantenersi in forma e attivi è sempre la linea giusta per non avere disturbi.

Guendalina Bonito

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