I rapidi e continui cambiamenti climatici stanno portando la Terra a vivere una profonda fase di trasformazione, purtroppo in peggio. Gli esperti lanciano l’allarme per il futuro: ecco come sarà il Mondo nel 2070 se non inizieremo a correre ai ripari
Predire come sarà il Mondo in cui viviamo oggi tra 50 anni non è semplice, eppure c’è chi ha provato a farlo.
Sfruttando alcuni programmi e funzioni che prevedono l’uso dell’intelligenza artificiale, è possibile disegnare un quadro di come sarà la Terra nel 2070, provando così a capire dove ci porterà lo stile di vita che stiamo tenendo in questo momento.
Ebbene, la risposta non è per nulla rassicurante. Anzi, è davvero allarmante.
Per analizzare le implicazioni che il cambiamento climatico continuerà a produrre nei prossimi anni e comprendere quindi quali saranno le zone che diventeranno potenzialmente invivibili nel Mondo, scienziati e ricercatori si stanno avvalendo sempre più spesso di modelli computerizzati basati sull’intelligenza artificiale e che permettono loro di prevedere l’evoluzione che la Terra avrà nei prossimi decenni.
Tanti di questi modelli portano a ricavare dati interessanti e molto importanti, ma spesso i freddi numeri o le spiegazioni scientifiche non riescono a catturare l’attenzione del grande pubblico.
Decisamente più efficaci sono infatti le immagini, dal momento che l’Uomo è un essere vivente che si lascia condizionare abbastanza da quello che vede.
Ecco, allora, che riuscire a mostrare visivamente come sarà la Terra tra 50 anni è fondamentale.
Nel 2023 le Nazioni Unite hanno pubblicato l’ennesimo rapporto sul tema del cambiamento climatico, provando a mettere in guardia la popolazione mondiale su ciò che sta accadendo.
La Terra ha infatti intrapreso ormai da tempo un percorso pericoloso e che sta portando a un riscaldamento catastrofico per il Pianeta.
Diversi gridi dall’allarme sono già stata lanciati negli anni, ma spesso sono rimasti inascoltati.
Si è arrivati così a un punto in cui, stando alle previsioni degli esperti, nel prossimo decennio la temperatura del Mondo potrebbe alzarsi talmente tanto da portare il Globo a raggiungere un punto di non ritorno.
Fondamentale è, quindi, iniziare a correre veramente ai ripari, producendo azioni concrete per limitare il cambiamento climatico e cercare di salvaguardare il più possibile il Pianeta.
Uno studio pubblicato su PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences) nel 2020 ha reso noto che, se non si inizieranno ad adottare delle contromisure, circa un terzo della popolazione mondiale potrebbe trovarsi a vivere in un clima simile a quello del Sahara entro i prossimi 50 anni.
Ciò significa che 3,5 miliardi di persone sarebbero costrette a confrontarsi giornalmente con temperature medie di circa 30°C, in un ambiente considerato “al di fuori della zona di comfort dell’umanità”.
Un dato davvero preoccupante.
Anche per questo, nel 2020 National Geographic ha presentato al pubblico un servizio interattivo che permette di capire come sarà realmente il Mondo nel 2070, così da smuovere qualche coscienza.
Stando a questa proiezione, Boston assomiglierà sempre più a Bardwell, nel Kentucky, con estati mediamente più calde di circa 5°C, mentre Londra sarà più simile a Sovicille, in Italia, con un aumento di 4°C in estate.
Gli effetti prodotti dal cambiamento climatico sono stati resi visibili da “Picturing Our Future”, un progetto sviluppato da Climate Central (un gruppo di ricerca sul clima, ndr) e che ha presentato due possibili scenari per il futuro.
Il primo mostra come, mantenendo le abitudini attuali, entro 50 anni il Mondo si riscalderà di 3°C.
Il secondo, invece, rende esplicito come una drastica riduzione delle emissioni di carbonio porterebbe il Pianeta a riscaldarsi soltanto di 1,5°C nello stesso lasso di tempo (obiettivo che l’Accordo di Parigi sul clima punta a raggiungere, ndr).
Basandosi su ricerche sottoposte alla revisione di alcuni esperti, queste proiezioni visive evidenziano come le scelte climatiche ed energetiche adottate in questo decennio influenzeranno in maniera netta ciò che accadrà in futuro.
Una serie di cambiamenti visivamente ben spiegati da Climate Central nel progetto “Picturing Our Future”.
“Gli esseri umani sono visivi. Circa il 30% del nostro cervello è utilizzato per la visione. La maggior parte dei rapporti scientifici sulle minacce climatiche riportano numeri difficili da interpretare. Cosa significherebbe davvero, all’atto pratico, un metro o un metro e mezzo di innalzamento del livello del mare? Ecco, allora, che le immagini che creiamo servono a mostrare come sarà davvero il futuro. Nei nostri studi presentiamo dei confronti tra i diversi futuri potenziali, a seconda del percorso che intraprendiamo. Le azioni di Governi, aziende e industrie per ridurre l’inquinamento da carbonio il più possibile e il più velocemente possibile, possono ridurre i rischi e proteggere le comunità costiere di tutto il Mondo”.
Ha spiegato Benjamin Strauss, amministratore delegato e scienziato a capo di Climate Central.
Un pensiero condiviso anche dalla climatologa e capo di The Nature Conservancy, Katharine Hayhoe, secondo cui la forza delle immagini può battere ogni spiegazione scritta o verbale:
“Dipingendo un quadro dell’impatto delle nostre scelte, si altera dinamicamente la probabilità degli scenari futuri. Pensate all’estate più calda che ricordate. A quanto ammontava la vostra bolletta dell’elettricità? Come vi sentivate? Entro il 2070, se si vivesse nel New Hampshire, ci si sentirebbe più o meno come se si vivesse nel nord della Virginia, in termini di caldo estivo. Se non facciamo tutto il possibile, un’estate nel New Hampshire potrebbe sembrare un’estate nel nord o nel sud della Carolina”.
Secondo Hayhoe la massa di calore che ha sempre contraddistinto la parte più a Sud della Terra ora si sta spingendo sempre più a Nord, alzando le temperature anche in zone del Pianeta in cui in passato non faceva così tanto caldo.
“Dobbiamo capire cosa succederà se non facciamo nulla. Non solo. Ci serve anche capire cosa significa fare qualcosa, altrimenti avremo solo un gruppo di persone spaventate e paralizzate”.
Agire, dunque, ma nella maniera corretta.
Ecco perché mostrare visivamente come sarà il Mondo tra 50 anni è fondamentale per far capire alla gente quali sono i grandi rischi a cui l’Umanità sta andando incontro.
Inondazioni, incendi, temperature sempre più elevate, siccità, ondate di vento sempre più violente.
Nel 2070 tutto ciò sarà la normalità se non si inizierà ad agire da subito, dicono gli esperti.
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