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Scienze

Riscaldare casa col caffè si può: un trucco che vi farà risparmiare (e riciclare)

Le bollette per il riscaldamento della vostra casa sono diventate insostenibili? Ecco un rimedio geniale a costo zero. 

Molti di noi sanno bene quanto i prezzi di gas, elettricità, pellet e altri combustibili per il riscaldamento domestico siano arrivati alle stelle. Complice l’inflazione, la crisi delle materie prime, i rincari generalizzati, ma anche un po’ di speculazione. In questi casi, l’imperativo categorico è: risparmiare. La buona notizia è che esiste un utile rimedio, almeno parziale. E sta dove meno ce lo aspetteremmo: nei fondi del caffè.

Come riscaldare casa con il caffè: ecco cosa bisogna fare (Mentiscura.com)

Incredibile ma vero: oltre al pellet in legno, ci sono svariate alternative, come quello realizzato con le nocciole o con il caffè. Il vantaggio è duplice: minima spesa e massima sostenibilità ambientale. Basta solo avere a disposizione una buona quantità di fondi… ma con un po’ di buona volontà non è difficile procurarseli.

Le virtù segrete dei fondi di caffè

A dirla tutta, oltre ad essere una soluzione 100% biologica, l’aggiunta di fondi di caffè garantisce addirittura una maggiore resa calorica rispetto al pellet tradizionale. E naturalmente la cenere prodotta può essere utilizzata anche come fertilizzante. L’importante è avere alcune accortezze: i fondi dovrebbero essere perfettamente asciutti, perché se l’umidità supera il 20% non riescono a bruciare. Ma questo non è un ostacolo insormontabile: basta sapersi organizzare.

Si può realizzare il pellet anche con i chicchi di caffè macinati (Mentiscura.com)

Certamente ne vale la pena: il pellet realizzato con i fondi di caffè ha il 15% di potere calorifico in più rispetto alla versione in legno, secondo alcuni studi condotti dall’Università della Tuscia, il che si traduce ovviamente in un notevole vantaggio in termini di efficienza. Un altro punto di forza riguarda poi le emissioni di CO2: la combustione dei fondi di caffè genera infatti il 5,41% di CO2 contro il 6,43% del pellet tradizionale. Non è poco, fatte le debite proporzioni.

Ai lettori più volenterosi, dunque, non resta che cimentarsi nell’impresa. Su Youtube ci sono molti video che spiegano come realizzare i tronchetti “fai da te” per alimentare stufe e caldaie. Una delle soluzioni più ingegnose è quella del rotolino rigido della carta igienica riempiti di fondi ben pressati e poi chiusi alle due estremità con dei filtri di caffè. Ma ce ne sono molte altre che vale la pena di provare.

Enrico DS

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