Non è una novità che – almeno secondo molti studiosi – esiste un nesso ben preciso tra calligrafia e personalità. Vediamo in particolare il caso degli individui narcisisti.
Che ci crediate o no, ormai ci sono montagne di studi, ricerche, articoli e documenti vari che dimostrano come la calligrafia sia uno specchio – almeno parziale – del nostro carattere. Può bastare una semplice firma ad aprire uno spiraglio nella mente di un individuo mai visto né conosciuto. E, tra i tanti segni rivelatori, ce ne sono alcuni in grado di dirci se un certo scritto è opera di un narcisista.
Impariamo a scrivere da piccolissimi, a scuola, seguendo lo standard impartito dalle maestre. Ma poi, crescendo, la calligrafia si personalizza e diventa un po’ il brand di ognuno di noi. Nessuna persona scrive allo stesso modo di un’altra. L’analisi della scrittura a mano, o “grafologia”, affonda le sue radici nelle teorie sposate da un gruppo di clericali cattolici francesi del XIX secolo. Alcune deduzioni possono sembrare più convincenti e plausibili di altre. Ecco una rapida carrellata.
Da un lato abbiamo tutta una corrente della psicologia contemporanea che considera la grafologia come qualcosa di ridicolo, liquidando l’idea che la calligrafia di una persona riveli certi tratti della sua personalità come un falso mito della psicologia popolare. Dall’altra, fior di esperti secondo cui coloro che fanno delle curve “bulbose” e “a bassa pendenza” sulle “y” e sulle “g”, per esempio, denotano una particolare abilità nella sfera sessuale. Mentre una calligrafia reclinata all’indietro e “rilassata” sarebbe il segno di una personalità oziosa.
Tant’è: continuano ad emergere teorie su teorie che collegano determinati aspetti della calligrafia alla personalità, anche nelle riviste di psicologia tradizionali. Per esempio, in uno studio del 2016 condotto da un team ricercatori in Uruguay, centinaia di persone hanno completato dei test di personalità, apponendovi infine la loro firma. I ricercatori in questione hanno riferito che, tra gli uomini, una firma più grande era correlata a una maggiore “spavalderia” nei rapporti sociali, mentre nel caso delle donne una firma più grande era correlata alla presenza di tratti narcisistici. Morale: potrebbero – il condizionale è d’obbligo – esserci alcune particolari situazioni in cui il modo di scrivere può essere molto rivelatore. I ricercatori uruguaiani suggeriscono che le firme sono un caso emblematico, perché fungono da forma di espressione personale. Cominciamo a “studiare” la nostra…
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