Chi non si è mai scattato un selfie? Ormai è una pratica comunissima. Attenzione: potrebbe essere un pericolo per la salute mentale e minare la nostra autostima.
La diffusione degli smartphone (con relative fotocamere integrate) ha fatto sì che venissero scattati milioni di fotografie in ogni istante. Molte di queste sono selfie, ossia i cari vecchi autoscatti, che rappresentano un modo per immortalare un momento spensierato o fissare per sempre un ricordo nella nostra posa migliore.
Avete mai pensato che un gesto così semplice possa addirittura essere nocivo per la nostra salute mentale? Ebbene, alcuni studi hanno dimostrato che i selfie possono avere un impatto fortemente negativo sull’autostima. Tante persone che utilizzano le piattaforme social media combattono con problemi come ansia, depressione o la sensazione di non essere abbastanza belli e bravi. I selfie, specie se modificati con filtri ad hoc, propongono immagini distorte e irreali che tendono a metterci tutti in comparazione.
Alcune persone sono solite condividere sui social network innumerevoli foto di se stesse. Lo scopo è quello di apparire e mostrarsi nella posa migliore, in luoghi fantastici o in situazioni che possano generare curiosità e interesse.
In uno studio condotto dal Child Mind Institute, i ricercatori hanno scoperto che le donne scattano in media sette scatti per ottenere un selfie da pubblicare. Ciò è dovuto al fatto che sono sottoposte a molta pressione per apparire sempre perfette. Alcuni sostengono che le influencer stabiliscano standard di bellezza non realistici. Usano tecniche di editing e filtri per creare immagini senza difetti. In questo modo, è facile che l’autostima (specie quella del pubblico più giovane e ingenuo) sia influenzata negativamente.
Non c’è da meravigliarsi che gli adolescenti passino ore a scegliere selfie da condividere in modo da sembrare fantastici. Esistono applicazioni per modificare il volto, stravolgere la forma, creare un makeup completo e appianare le piccole imperfezioni. Sebbene possa essere divertente, ciò presenta un lato oscuro che potrebbe sfociare nell’ossessione.
Concentrarsi sul confronto con le versioni magnifiche (ma irreali) proposte dagli altri utenti online rischia di eliminare ciò che ci rende unici. Fidatevi, le persone che vediamo sul web sono molto diverse nella vita reale.
Il pericolo è quello di non essere soddisfatti del proprio corpo o della propria immagine in generale. Si scatena, dunque, una sensazione sgradevole di ansia e depressione. Per non parlare poi dei commenti degli haters che influiscono sulla vita altrui. Questo non significa che dobbiamo smettere di pubblicare selfie. Tuttavia, bisognerebbe valutare la possibilità di modificare le impostazioni sulla privacy in modo che solo gli amici possano interagire con i post.
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