Allerta alimentare per salame strolghino di vari marchi. Ecco quale non va assolutamente consumato e come agire se lo si ha in casa.
Chi ha a cura il benessere della propria famiglia (oltre a quello personale) sa bene come sia importante prestare attenzione a tutto ciò che si porta in tavola. E spesso, per farlo, è necessario partire da chi produce ogni singolo prodotto che si usa per realizzare le proprie pietanze.
Per aiutare i consumatori nel controllo di ciò che mangiano, ci sono giornalmente diversi controlli che puntano a evidenziare quelli che non vanno bene per i più disparati motivi. E spesso sono le stesse catene di supermercati o negozi a lanciare l’allarme. Proprio in questi giorni, ad esempio, è stato richiamato un salame strolghino in vendita sotto diversi marchi e presso molti supermercati.
Qual è il salame strolghino da non mangiare
Iniziamo con il dire che il salame strolghino che è stato ritirato aveva tracce di listeria. Per questo motivo è molto importante non consumarlo per nessun motivo e allertare il proprio medico curante qualora lo si abbia già mangiato.
Andando alle confezioni che si hanno in casa da controllare, ci sono:
- Salame strolghino affettato del Carrefour, marchio Selection e in vaschette da 80 grammi. Il numero di lotto è L348 e il termine minimo di conservazione è il 18/01/2024
- Salame strolghino del Gigante, marchio Assaggi e paesaggi, sempre in vaschette da 80 grammi, sempre affettato e con numero lotto L348 e scadenza fissata al 18/01/2024
- Salame strolghino di A&O e del Famila, marchio Storie di gastronomia con lotto L348 e scadenza al 18/01/2024
L’azienda produttrice è All Food Srl che ha prodotto il salame per Selex Spa, gruppo proprietario di A&O.
I prodotti ai quali è necessario prestare attenzione sono quindi diversi e in comune hanno il fatto di essere stati affettati e presentati in confezioni da 80 grammi ciascuna. A cambiare sono, quindi, solo le etichette apposte sopra. Mentre il produttore e il salame sono sempre gli stessi. Il rischio, come già descritto più sopra è quello di contrarre la listeria che ricordiamo essere pericolosa.
Il richiamo vale ovviamente anche se i prodotti sopraindicati sono già scaduti. E questo sia perché c’è chi tende a consumarli anche un paio di giorni dopo la data di scadenza che perché se sono già stati consumati può essere utile contattare il medico per chiedere come agire. Nella maggior parte dei casi, specie se in mancanza di sintomi, ci sarà solo da tenersi sotto controllo. In caso di problemi, anche lievi, invece, sarà possibile recarsi al pronto soccorso facendo presente il problema. Ricordiamo che chi ha ancora il prodotto in casa potrà inoltre chiedere un rimborso riportandolo presso il punto vendita.