Dopo il Covid e il picco dell’influenza stagionale, gli ospedali italiani sono alle prese con una nuova emergenza. E stavolta a rischiare sono i più piccoli.
Un’emergenza tira l’altra in questo strano inverno 2024. I medici e gli operatori sanitari non hanno fatto in tempo a tirare il fiato dalla recrudescenza del Covid e all’impennata dell’influenza di stagione, che ecco arrivare un nuovo problema. In questo caso, però, il pericolo sembra riguardare i pazienti più piccoli. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
Come accennato, il picco dell’epidemia di virus respiratori tra i bambini – a partire dal virus sinciziale, prima causa di bronchioliti – sembra essere ormai raggiunto. Negli ospedali, infatti, si comincia a registrare un primo calo degli accessi in Pronto soccorso per quella patologia. Ma negli ultimi giorni si è manifestata una nuova criticità: l’aumento di piccoli con problematiche gastrointestinali, sempre di tipo virale. La parola all’esperto.
I sintomi tipici sono vomito e diarrea, spiega all’Adnkronos Salute Fabio Midulla, past president della Simri (Società italiana malattie respiratorie infantili) e responsabile del reparto di Pediatria d’urgenza del Policlinico Umberto I di Roma. L’esperto fa il punto sulle epidemie stagionali che ogni anno colpiscono i più piccoli, in forme spesso gravi, tanto da rendere necessario l’accesso al Pronto soccorso. E traccia un quadro aggiornato dei virus respiratori. Anche se la curva ha iniziato a calare, i reparti sono ancora pieni e per almeno un altro paio di settimane non si potrà abbassare la guardia. Ma a destare preoccupazione sono soprattutto i “nuovi” virus in agguato: le strutture sanitarie stanno registrando numerosi accessi di bimbi con problematiche gastrointestinali non correlate ai disturbi di cui sopra.
Come ricorda il dott. Midulla, le epidemie si modificano nel tempo (e anche piuttosto velocemente). Una volta che quella respiratoria ha toccato il picco, comincia ad attenuarsi e cede il posto a quella gastrointestinale. Basta che un bimbo metta un giocattolo in bocca con le mani sporche per far partire il disturbo. Per ora i numeri sono sotto controllo: su 10 bimbi che arrivano in Pronto soccorso, 7-8 presentano problemi respiratori e 2-3 una gastroenterite. Ma l’esperienza insegna a non sottovalutare nulla in questi casi.
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