Spesso si pensa che il livello di pericolosità di un predatore dipenda dalle sue dimensioni. Ma è davvero così? Scopriamolo
L’essere umano è un predatore ma è anche una preda. La natura ha le sue regole e i suoi equilibri, a cui noi possiamo solo sottostare, come il resto delle specie viventi. Eppure, di solito, siamo abituati a pensare di doverci difendere e proteggere da grossi animali come squali, lupi e orsi; ma questi predatori non rientrano nella classifica dei 10 animali più pericolosi dell’uomo, anzi! Al suo interno troviamo dei piccoli animali che fanno decisamente più vittime umane di loro e che, probabilmente, non ti saresti mai aspettato.
Scopriamo da chi dobbiamo proteggerci davvero, non tanto per la ferocia, ma per le malattie che portano e che mietono più vittime l’anno di quanto possa fare un intero branco di lupi.
Ecco la lista degli animali più pericolosi per l’essere umano, tra questi 10 animali, molti sono talmente piccoli che probabilmente non riusciresti mai a fuggire. Infatti, come si può combattere un nemico praticamente invisibile?
Al primo posto in classifica troviamo le letali zanzare, che ogni anno mietono circa 750.000 vittime. Come possono degli esseri così piccoli, fare dei danni così grandi? Semplice, il problema sta nella facilità di contagio attraverso il sangue.
Le zanzare delle specie Anopheles e Aedes riescono a diffondere con semplicità la malaria, la febbre Dengue, Zika e Chinkungunya. Tra queste, la più pericolosa è la malaria, la seconda invece è la febbre Dengue, che purtroppo colpisce soprattutto i bambini delle aree asiatiche, caraibiche e dell’America del Sud.
Homo homini lupus diceva Hobbes e aveva decisamente ragione. Questa frase latina, ripresa direttamente da Plauto dal filosofo per spiegare la natura egoistica e pericolosa dell’uomo, non ha mai smesso di essere valida. Letteralmente significa: uomo lupo per gli altri uomini. Ovvero: l’essere umano schiaccia gli altri esseri umani per i propri vantaggi, in modo spesso crudele e senza scrupoli. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, il numero di omicidi intenzionali annui è pari circa a 458.000, con ben 52 omicidi ogni ora.
A differenza di qualsiasi altro animale presente in questa lista però, l’uomo non agisce per sopravvivenza, agisce per il puro gusto di uccidere. E questo, dovrebbe farci riflettere sulla vera natura dell’essere umano…
Non pensare subito all’anaconda o a serpenti giganti, qui stiamo parlando di morsi velenosi in grado di uccidere 100.000 persone all’anno. Tra i serpenti più velenosi del mondo troviamo: il serpente a sonagli, che con un morso riesce a distruggere i tessuti e interrompere la coagulazione sanguigna della sua preda, provocando una degenerazione degli organi. E la più letale di tutti: la vipera di Russel, solo lei causa circa 10.000 morti l’anno, il suo veleno è talmente potente che arriva subito al cervello e provoca grandi emorragie.
Il pericolo principale legato ai serpenti è il fatto che non esiste un antiveleno universale e molte volte le vittime muoiono a causa dell’assenza di una cura alla specifica tipologia di veleno iniettato dal serpente.
Sappiamo che il cane è il migliore amico dell’uomo, ma se è infettato dalla rabbia diventa altamente pericoloso, tanto che all’anno muoiono 35.000 persone di rabbia a causa di un contagio avvenuto attraverso un cane. La rabbia è un virus che, una volta mostrati i primi sintomi, porta nella maggior parte dei casi alla morte. Ovviamente non stiamo parlando del cane che hai in casa, ma di esemplari in Asia o zone del mondo in cui il cane non viene tenuto come da noi.
Piccoli ma feroci, questi vermi mietono 20.000 vittime l’anno. Sono vermi appartenenti al genere Schistosoma e provocano delle infezioni molto gravi. Si trovano in acqua dolce sottoforma di larve e riescono a penetrare nella pelle umana con facilità, per poi svilupparsi all’interno del corpo umano.
Pensavi che il suo peggior difetto fosse l’odore? Sbagliavi. Infatti, alcune tipologie di cimice, come la sottofamiglia Triatominae è responsabile della malattia di Changas, che uccide in media circa 12.000 persone all’anno. Le basta depositare le sue feci sulla nostra pelle mentre dormiamo. La nostra reazione sarà quella di grattarci per il prurito ottenendo il risultato di fare entrare queste feci a contatto con il nostro sangue. Da lì, la patologia si espande a cuore, apparato digerente e sistema nervoso.
Questa mosca uccide circa 10.000 persone all’anno attraverso quella che viene definita “malattia del sonno” o anche “tripanosomiasi africana”. Si tratta di un’infezione che comincia con mal di testa e febbre, fino a provocare gravi danni neurologici.
Ascaris lumbricoides è il suo vero nome, ed è un parassita presente nei suini. Questo non molto simpatico invertebrato, è in grado di provocare un’infezione che uccide circa 4500 persone ogni anno e, purtroppo, colpisce principalmente i bambini tra i 2 e i 10 anni.
Questo probabilmente te lo aspettavi, ma occupa soltanto il nono posto della lista con appena 1000 vittime all’anno. Si trova principalmente in Africa ed è molto abile a mimetizzarsi con l’habitat in cui vive, cogliendo spesso le sue vittime di sorpresa e uccidendole con la potenza dei suoi morsi e la presenta di una lunga schiera di denti acuminati.
Si tratta di un parassita che provoca cistiterosi e uccide 700 persone l’anno. Anche questo parassita si annida nei suini, o anche nei bovini. La sua vittima preferita però è l’essere umano. Possiamo incappare in questo parassita mangiando carne, soprattutto se cruda. Non è sempre mortale ingerire la tenia, a volte provoca semplici disturbi intestinali, altre volte la morte.
Insomma, da questa classifica si capisce chiaramente che non sempre il predatore più grosso è quello più pericoloso, anzi. Inoltre, bisogna considerare che alcune specie pericolose si trovano in determinate aree del mondo e non sono globalmente diffuse, questo ovviamente è un fattore rilevante quando parliamo di tasso di mortalità: è molto più probabile incappare in una zanzara killer piuttosto che in un leone mentre passeggiamo per la città.
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