L’innalzamento del livello del mare è una delle conseguenze del riscaldamento climatico globale e può avere conseguenze disastrose per il mediterraneo.
Anche il mediterraneo sta subendo gli effetti del cambiamento climatico. I livelli del mare si stanno alzando e molte zone delle coste italiane sono a rischio a causa dei questo fenomeno. Non si tratta soltanto di Venezia: molte altre aree saranno minacciate dall’innalzamento dell’acqua. Ecco quali sono quelle più a rischio nei prossimi anni.
L’inquinamento dell’atmosfera terrestre dovuto al consumo di combustibili fossili ha causato un grave cambiamento climatico negli ultimi decenni. Nella maggior parte dei casi la ragione per cui i fenomeni climatici sono cambiati così radicalmente è l’aumento della temperatura globale. Dietro a questa crescita c’è il cosiddetto effetto serra. I gas come l’anidride carbonica intrappolano il calore all’interno dell’atmosfera, riscaldandola.
È una delle ragioni per cui la terra è abitabile, ma l’enorme quantità di gas serra emessa negli ultimi anni soprattutto dalle attività industriali e del primo settore lo ha reso un problema. I fenomeni climatici estremi non sono l’unico problema causato dal riscaldamento globale. Un altro è infatti l’aumento del livello del mare.
Gli oceani sono tra gli ecosistemi più sensibili ai cambiamenti climatici. Lo dimostra anche l’enorme variazione della temperatura superficiale media dei grandi bacini d’acqua del nostro pianeta. Nel 2024 si è raggiunta una temperatura che dista sei scarti quadratici medi da quella prevista. Si tratta di una misurazione altamente anomala che mostra come la temperatura degli oceani stia andando fuori controllo.
Una delle conseguenze di questo aumento della temperatura è lo scioglimento delle calotte polari. Il ghiaccio bloccato principalmente al polo nord e sul continente antartico continua a sciogliersi da anni, aggiungendo acqua agli oceani. Questo, oltre a modificare la salinità, fa salire il livello dei mari. Un fenomeno che accade ovunque nel mondo, ma che può diventare particolarmente distruttivo dove le coste sono già molto basse. È il caso di diverse aree dell’Italia.
Tra il 2100 e il 2150 molte zone del mediterraneo potrebbero essere minacciate dall’aumento del livello del mare. Si tratta soprattutto delle pianure costiere, di cui l’Italia è particolarmente ricca. La zona più estesa è quella dell’Adriatico settentrionale. Il delta del Po, fino a Venezia, è a rischio di rimanere sommerso. Anche buona parte della costa tirrenica da Napoli fino alla Toscana settentrionale presenta questo rischio, ma in misura minore, così come il Gargano e alcune aree della Sardegna meridionale.
Non è soltanto l’aumento del livello dei mari a compromettere queste aree, ma anche un altro fenomeno: la subsidenza. Si tratta di un movimento del terreno, lento e in alcuni casi anche di origine naturale, che sposta la superficie verso il basso. Si può verificare per un numero di cause naturali, dai movimenti sismici all’attività vulcanica, ma anche le attività umane possono esserne la causa.
La zona di Venezia è particolarmente sensibile a questo tipo di fenomeno, che rende la città molto esposta all’aumento del livello del mare. Con il progressivo abbassarsi del terreno e l’innalzamento del mare causato dal riscaldamento globale, diverse zone rischiano di finire inondate.
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