Una volta che avrete sentito parlare del meraviglioso inverno marziano, caratterizzato da un’incantevole nebulosa di neve, non smetterete mai di paragonarlo a quello terrestre
Marte – conosciuto anche come “il pianeta rosso” del nostro Sistema Solare – incanta e sorprende con la sua diversità climatica, evidenziata in modo peculiare durante le sue stagioni, particolarmente durante l’inverno marziano.
Una delle caratteristiche più straordinarie e curiose di questo periodo è la nevicata di anidride carbonica, un fenomeno unico che differisce dalla neve terrestre, presentando un aspetto iconico – ma poco conosciuto! – dell’atmosfera marziana.
Approfondiamo meglio il fenomeno tramite gli studi e le ricerche delle sonde della NASA.
Le Stagioni Marziane estreme
L’anno marziano, lungo circa 687 giorni terrestri, sottolinea una differenza sostanziale nelle stagioni rispetto al nostro pianeta.
L‘inverno nell’emisfero settentrionale dura circa il corrispettivo di 154 giorni terrestri, durante i quali le temperature già gelide diminuiscono ulteriormente, toccando valori estremi intorno ai –123 °C nelle regioni polari.
Marte è sostanzialmente un Deserto Freddo
Marte, un tempo teatro di corsi d’acqua e vasti oceani, si presenta oggi come un vero e proprio, e spettacolare, deserto freddo. Tuttavia, le regioni polari conservano ghiacci perenni, che non si sono mai sciolti. Peculiare vero, per un pianeta tutto rosso?
Le osservazioni della sonda Mars Express dell’agenzia spaziale europea (ESA) hanno rivelato la presenza di ghiacci principalmente formati da acqua insieme al ghiaccio secco, il quale è costituito da anidride carbonica. Esso è tra gli elementi più caratterizzanti dei poli marziani e del panorama del Pianeta Rosso in generale
La sonda Mars Express, in orbita attorno a Marte dal 2003, ha inoltre fornito numerose immagini dei ghiacci marziani. Per esempio, la foto che segue mostra un ghiacciaio all’interno di un cratere d’impatto nell’emisfero settentrionale del pianeta. .
Benché rosso come il fuoco, è quasi un pianeta glaciale
Sebbene prove storiche suggeriscano la presenza passata di acqua e fiumi su Marte, attualmente il pianeta mostra un paesaggio desertico e freddo. Tuttavia, le regioni polari conservano ghiacci permanenti.
Le osservazioni della sonda Mars Express dell’ESA hanno rivelato la presenza di ghiacci principalmente formati da acqua, insieme al ghiaccio secco, costituito da anidride carbonica, che caratterizza le regioni polari.
Il processo che porta alle Nevicate di CO2
Le condizioni atmosferiche marziane favoriscono la formazione spontanea di anidride carbonica solida dal gas atmosferico al suolo durante l’inverno.
Il passaggio della CO2 allo stato solido avviene solo a temperature inferiori ai –78°C. Per questo motivo, sulla Terra non si trova in natura ma viene prodotto industrialmente. Tuttavia, sul pianeta rosso, vi sono le condizioni per la trasformazione spontanea di anidride carbonica da gas a solido, un processo noto come brinamento.
Reconnaissance Orbiter: lo spettacolo della transizione
Uno dei processi più spettacolari immortalato dalla sonda MRO della NASA si verifica nel passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile. In questo periodo il calore trasmesso dai raggi solari, passando attraverso la superficie traslucida del ghiaccio secco, riscalda l’anidride carbonica alla base, la quale sublima, ovvero passa direttamente dallo stato solido a quello gassoso.
Il gas CO2 neo-formato esercita una pressione verso l’alto in cerca di una via di fuga, fino a quando non viene espulso in eruzioni energiche e vagamente pirotecniche che ricordano quelle di un geyser.
Marte è un pianeta dai fenomeni incantevoli
Durante l’eruzione, inoltre, il gas trascina con sé parte del sedimento su cui poggiava, che si deposita sulla superficie dando vita a geometrie a ventaglio o striature di colore scuro, dovuto alla composizione vulcanica della sabbia.
Questo processo continua incessante fino alla completa scomparsa del ghiaccio stagionale dalla superficie del pianeta rosso. I solchi lasciati dalle eruzioni verranno poi cancellati dal tempo e dai tipici venti marziani.
Tutti i fenomeni spettacolari descritti testimoniano come Marte sia, ancora oggi, un pianeta straordinariamente dinamico, e quindi affascinante.
Altre curiosità sul pianeta rosso
E nel caso in cui non vi foste completamente sciolti a sentir parlare dell’incantevole inverno marziano, ecco altre tre curiosità su Marte che vi faranno definitivamente innamorare del quarto pianeta del Sistema Solare:
- Atmosfera sottile e tempeste di sabbia: Marte ospita un’atmosfera estremamente sottile, circa l’1% della densità atmosferica terrestre. Questa scarsa atmosfera rende possibili tempeste di sabbia che possono durare settimane o addirittura mesi, coprendo vaste aree con nubi di polvere.
- Montagna più alta del Sistema Solare: il Monte Olimpo su Marte è il più grande vulcano conosciuto nel Sistema Solare. Con un’altezza di circa 22 chilometri, è circa tre volte più alto dell’Everest. Questo gigantesco vulcano si trova nella regione di Tharsis e potrebbe essere ancora attivo.
- Acqua sotterranea: osservazioni recenti hanno rivelato l’esistenza di depositi significativi di acqua sotterranea su Marte. Questa scoperta potrebbe avere implicazioni cruciali per future missioni umane, in quanto l’acqua è essenziale per il sostentamento di una presenza umana su un altro pianeta.