All’alba di una ricorrenza importantissima, di dimensioni extra-terrestri, scopriamo quali sono gli eventi spaziali in programma per il 2024 da parte delle varie potenze di ricerca mondiali
La Giornata Nazionale dello Spazio, istituita nel 2021 in Italia e celebrata annualmente il 16 dicembre, commemorando un evento aerospaziale tutto italiano che risale al lontano 1964. Tale ricorrenza è caratterizzata da varie iniziative sia prima che dopo la data commemorativa.
Le missioni spaziali attese per il 2024 coinvolgono l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) con il lancio di Axiom-3, i satelliti Galileo, EarthCARE e Ariane 6. Allo stesso tempo, la NASA si focalizza su progetti come Artemis e Peregrine 1, entrambi orientati all’esplorazione lunare, insieme a Escapade, diretto verso Marte.
All’alba di una giornata così importante per l’Italia, per la ricerca spaziale, conosciamo meglio alcuni dei prossimi progetti spaziali: i protagonisti lanciati per il 2024.
Il 16 dicembre, giorno scelto per la Giornata Nazionale dello Spazio, segna l’inizio della storia spaziale italiana con il lancio del satellite S. Marco 1 nel 1964. Questo evento pone l’Italia come il terzo Paese, dopo Stati Uniti ed Unione Sovietica, ad aver messo in orbita un satellite completamente sviluppato a livello nazionale.
Accanto alle attività nazionali e internazionali relative a questa celebrazione, le missioni spaziali previste per il 2024 coinvolgono un’ampia gamma di progetti dell’ESA, come il lancio di Axiom, il volo inaugurale di Ariane 6, Hera e Proba-3.
Parallelamente, la NASA si prepara per il 2024 con missioni di rilievo come Artemis II e Peregrine 1, quest’ultimo dedicato all’atterraggio sulla Luna di un veicolo spaziale senza equipaggio.
Nel mese di gennaio, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) darà il via al lancio di Axiom-3, noto come progetto Muninn, che coinvolgerà l’astronauta dell’ESA Marcus Wandt e l’italiano Walter Villadei. Contemporaneamente, la NASA si prepara alla missione Peregrine 1, mirata all’atterraggio di un veicolo spaziale senza equipaggio sulla Luna, previsto per il 25 gennaio 2024.
Per aprile è invece previsto il lancio dei satelliti Galileo: si tratta del sistema di navigazione satellitare più preciso al mondo. Serve più di quattro miliardi di persone e dispositivi e consente una miriade di applicazioni come i trasporti, le ferrovie, il trasporto marittimo, i servizi di cronometraggio, l’agricoltura e le operazioni di soccorso. L’ESA è stata incaricata dalla Commissione Europea di progettare, sviluppare, appaltare, testare e qualificare questo sistema.
Il mese di maggio sarà caratterizzato dal lancio di EarthCARE, un satellite congiunto tra ESA e l’Agenzia di Esplorazione Spaziale giapponese (JAXA), focalizzato sullo studio del ruolo che le nuvole e gli aerosol svolgono nel riflettere la radiazione solare incidente nello spazio e nell’intrappolare la radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre per comprendere meglio l’evoluzione della temperatura terrestre.
Ariane 6, il nuovo sistema di lancio per carichi pesanti in fase di sviluppo da parte dell’Esa, ripristinerà l’accesso indipendente europeo allo spazio quando effettuerà il suo volo inaugurale tra il 15 giugno e il 31 luglio. Con la capacità di riavvio dello stadio superiore di Ariane 6, la capacità di lancio dell’Europa sarà adattata alle esigenze di più missioni con carico utile. Questa capacità autonoma di raggiungere l’orbita terrestre e lo spazio profondo supporta i programmi europei di navigazione, osservazione della Terra, programmi scientifici e di sicurezza.
Proba-3, una missione dedicata allo studio della corona solare, sarà lanciata utilizzando il vettore Polar Satellite Launch Vehicle dall’India. Nel frattempo, Escapade, una missione NASA diretta a Marte, esaminerà la magnetosfera del pianeta.
In autunno ci sarà il lancio di Hera, una missione di difesa planetaria per studiare l’asteroide binario Didymos, che si è in fase di sviluppo presso l’ESA. Il lancio è previsto con un razzo di SpaceX da Cape Canaveral in Florida. Fornirà informazioni estremamente preziose per le future missioni di deviazione degli asteroidi e per la scienza a essi legata, oltre a studiare la geofisica degli asteroidi, la formazione del sistema solare e i suoi processi evolutivi.
La missione Artemis II, infine, porterà quattro astronauti (l’americana Christina Koch con i colleghi della Nasa Victor Glover e Reid Wiseman e il canadese Jeremy Hansen) a sorvolare la Luna a bordo della navetta Orion, frutto del contributo europeo e realizzata con l’apporto italiano. Il lancio è previsto non prima di novembre 2024.
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